Il nuovo arcivescovo di Milano a Peschiera Borromeo

L’abbraccio delle comunità di Mediglia, Pantigliate e Peschiera al futuro pastore della chiesa ambrosiana. Monsignor Mario Delpini, sabato, nel giorno del suo 66esimo compleanno, ha fatto visita al decanato di Peschiera Borromeo nel suo cammino per conoscere le parrocchie dell’arcidiocesi in attesa dell’insediamento. I primi ad accogliere il pellegrinaggio del vicario generale sono stati i fedeli di Triginto e Mediglia, alla chiesa di Santo Stefano, dove c’è stato un momento di raccoglimento. L’impatto è stato di gioia e allo stesso tempo di stupore. Perché la gente ha avuto modo di conoscere l’umiltà e la semplicità di monsignor Delpini. Molti si sarebbero immaginati una grande auto, preceduta dalla scorta delle forze dell’ordine. Invece monsignor Delpini è giunto su un’utilitaria. Guidando lui stesso la vettura, che ha parcheggiato nei pressi della chiesa. È sceso salutando la folla, stringendo le mani delle persone che gli si facevano incontro, carezzando il capo dei bambini. Si è inginocchiato davanti all’altare e poi ha proseguito il suo viaggio per raggiungere San Martino Olearo, dove è stata recitata una preghiera per il parroco don Lino Gavazzotti che in questi giorni è stato ricoverato in ospedale per un malore. Infine si è recato alla chiesa di Mombretto, prima di lasciare il comune di Mediglia, per celebrare la messa nella chiesa di Santa Maria a Pantigliate.

Alle 10, nella frazione di Robbiano, ha trovato ad attenderlo l’amministrazione comunale medigliese con il vice sindaco Gianni Fabiano per l’ultima tappa nel Comune. Il benvenuto è stato sottolineato dagli applausi, ancora più fragorosi, quando qualcuno ha riferito che il giorno della visita coincideva con quello del compleanno del pastore designato dell’arcidiocesi. La piccola Noemi, con la nonna, ha portato con sé un disegno della sorella per l’importante momento. Lei, come altri bambini, ha partecipato anche al rito liturgico.

Monsignor Delpini ha chiesto ai parrocchiani di pregare insieme. «Le vostre preghiere servono a me e servono a tutta la Chiesa di Milano». Rivolgendo lo sguardo alla statua della Madonna, ha letto la preghiera che lui stesso ha scritto per accompagnare il suo viaggio verso il ministero ambrosiano e che riporta sull’immaginetta distribuita ai fedeli la foto della Pietà Rondanini che il vicario episcopale definisce particolare perché «la Madonna sembra appoggiarsi al Cristo, e su questa morte si appoggia chi vive». La giornata si è poi conclusa a Peschiera nelle chiese di San Bovio e di Mezzate. E proprio a Mezzate, monsignor Delpini è stato invitato a bere un bicchiere d’acqua in oratorio. Qui, a sorpresa, la comunità oratoriana gli ha fatto trovare una grande torta preparata per celebrare il suo compleanno e per il benvenuto alla guida della chiesa di Milano.

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