
«Il mio telefonino è troppo caro?
Devo mantenere più “rapporti”»
«Mi rendo conto che le bollette del telefonino che mi ha assegnato il comune sono più alte di quelle dei miei colleghi, ma vorrei sottolinere che rispetto agli altri io ho dovuto gestire deleghe che implicano una maggior rete di rapporti». L’assessore alle pari opportunità, che fino alle scorse settimane ha avuto in mano anche la delega allo sport, Ilaria Amé, replica così alla protesta di Rifondazione comunista riguardo l’importo di quasi 3 mila 800 euro di telefonate totalizzate nel 2010, che figurano dai documenti ufficiali. «Alcuni miei colleghi - sottolinea - hanno speso decisamente meno in quanto operano negli uffici del comune, mentre io ho anche un altro lavoro, pertanto non posso essere sempre in municipio».
Inoltre, tiene a chiarire: «Quando sono state organizzate manifestazioni con esponenti autorevoli da me invitati ho sempre provveduto personalmente a pagare gli alberghi, senza spendere soldi pubblici, così come per le manifestazioni sportive mi sono adoperata al fine di individuare sponsor che coprissero i costi. E per quanto concerne il mio incarico all’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), ho sempre fatto fronte di tasca mia a tutte le spese». Intanto dall’altro fronte il portabandiera di Rifondazione, Massimiliano Mistretta, in un’interrogazione protocollata ieri domanda al sindaco e alla giunta «se, rispetto all’esercizio della funzione assessorile, si ritiene congruo l’importo di 3 mila 779 euro legato alle utenze telefoniche solo dal Blackberry in dotazione all’assessore Amé. Nel caso non si ritenga congrua tale spesa, se si intende adoperarsi per verificare la correttezza dell’uso, da parte dell’assessore Amé, del cellulare comunale, il cui traffico telefonico è pagato con i soldi dei cittadini, e quali altre azioni si intende intraprendere». Certo, l’attenzione della parte della città che, nonostante il periodo di vacanza, riesce comunque a mantenere alta l’attenzione su quel che avviene in municipio, resta puntata sulle tabelle dove, assessore per assessore, è indicato il saldo 2010 delle telefonate. La documentazione è sul sito del comune, e c’è chi è già riuscito a scaricare lo schema al centro del confronto.
«Rispetto ai miei colleghi devo mantenere più rapporti», così si difende l’assessore comunale di San Donato Ilaria Amè, accusata dall’opposizione di spendere troppo con il cellulare del Comune (quasi 3mila 800 euro nel 2010)
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