Il dolore del cugino, il comico Maurizio Milani

A Codogno sono in tanti a piangere Simone Fabbri, morto in un assurdo incidente nella terra dei suoi avi, in Toscana. In particolare Carlo Barcellesi, in arte Maurizio Milani, autore e comico di straordinaria ironia noto grazie al piccolo schermo e ai libri che hanno sbancato le vendite. «Ho saputo da poco della cosa - raccontava ieri mattina - sono colpito. Era mia cugino, visto che sua madre Giacomina Barcellesi era parente dei miei. Soprattutto da giovani ci capitava spesso di frequentarci. Lui abitava a San Donato Milanese, perché i suoi erano dipendenti dell’Eni e vivevano a Metanopoli, ma veniva a Codogno a passare l’estate. Fino a 19 anni abbiamo trascorso un sacco di tempo insieme». Da ragazzi Simone Fabbri e Carlo Barcellesi hanno seguito i mondiali tifando per l’Italia, scherzato e condiviso il tempo della pace estiva nelle campagne della Bassa. «Anche più tardi, ormai adulto, veniva a Codogno, almeno un paio di volte l’anno, per far visita a mio padre - conclude il comico che è entrato nelle case dei lodigiani e degli italiani durante il programma Rai condotto da Fabio Fazio - . Sono davvero triste per questa vicenda». Ora nella sua memoria ci sono i tanti momenti sereni trascorsi insieme, inseguendo sogni di un futuro pieno di emozioni. Un futuro che per Simone Fabbri si è avverato solo a metà, spezzato probabilmente dal tradimento di una curva su una strada che conosceva a menadito.

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