
Il caso del centro sportivo sbarca in aula
Il progetto resta in sospeso e la minoranza richiama la giunta all’ordine: «È passato quasi un anno,
che fine ha fatto il bando per il nuovo impianto?»
«È passato quasi un anno dalla raccolta delle manifestazioni di interesse, che fine ha fatto il bando per il centro sportivo?».
Il tema degli impianti di Metanopoli, che attendono un investimento da 20 milioni di euro, di cui 15 milioni dovrebbe metterli sul tappeto Eni, è stato portato alla ribalta dalla consigliera della lista di opposizione “Insieme per San Donato”, Gina Falbo, nel corso del consiglio comunale di martedì.
Il momento del resto è delicato, in quanto l’esecutivo di centro sinistra sembra stia attendendo conferme da parte dei nuovi vertici del colosso petrolifero riguardo la rinnovata intenzione di investire sul patrimonio dedicato allo sport del territorio.
Tra l’elenco di «obiettivi dell’amministrazione annunciati, ma non realizzati» l’esponente di minoranza nel corso del dibattito sulla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, ha lanciato l’affondo: «Avete avuto sei mesi prima dell’8 maggio in cui c’è stato il cambio al vertice di Eni, perché il bando deve ancora uscire?».
Dall’altro fronte il sindaco Andrea Checchi, ha risposto risoluto: «Stiamo parlando di un tema che parte dalla scelta politica di lavorare in collaborazione con dei soggetti privati, c’è un accordo con l’università degli studi e per quanto riguarda Eni dopo l’8 maggio ci siamo trovati a ricostruire un rapporto di fiducia».
In realtà a distanza di quasi un anno dall’inizio dell’iter sembra che il bando a cui dovrebbero aderire in via definitiva i potenziali investitori sia di fatto pronto.
Ma in una fase in cui anche i rallentamenti dei cantieri per il sesto palazzo uffici Eni stanno accendendo interrogativi tra la politica e i cittadini, prima di far sintesi l’esecutivo di centro sinistra si trova ad attendere il responso dei nuovi interlocutori della prima azienda di San Donato.
Sembra si sia già tenuto un incontro a cui dovrebbe seguirne un altro che è in programma forse per settimana prossima. Certo, l’ambizioso disegno per rilanciare gli impianti sportivi resta legato allo sviluppo del nuovo centro direzionale.
Proprio i tempi e le intenzioni dei rappresentanti di Eni riguardo agli investimenti in programma saranno dunque al centro dei prossimi confronti tra il primo cittadino e i rappresentanti di Eni. Intanto rispetto a quanto emerso nella prima riunione che si è tenuta nel mese di settembre è stato mantenuto riserbo. Certo, dopo il lungo tavolo tecnico del passato per definire i capisaldi dell’intervento, il capitolo resta aperto. E rimanendo tra i traguardi in attesa di un seguito il consigliere Innocente Curci della lista 5 stelle ha posto l’accento anche sulla Campagnetta di via Di Vittorio che attende di essere al centro di uno scambio di volumetrie per diventare un grande parco. Se il centro sinistra ha dunque difeso a spada tratta l’operato dell’esecutivo, l’opposizione ha fatto la conta dei fronti aperti.
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