Il 22enne accoltellato resta grave

Sono di Zelo Buon Persico i due ragazzi che sono stati presi a coltellate durante una rissa sabato notte nel campeggio di Vieste, sul Gargano, in cui hanno deciso di trascorrere le vacanze. Con il passare delle ore, mentre i carabinieri della compagnia di Vico del Gargano e della tenenza di Vieste proseguono nelle indagini, si aggiungono nuovi particolari a quello che probabilmente solo grazie all’ospedale voluto da Padre Pio a San Giovanni Rotondo e alla professionalità dei soccorsi non si è trasformato in una tragedia delle vacanze identica a quella costata la vita nel 2011 allo studente poco più che ventenne di Ospedaletto Lodigiano Stefano Raimondi in Grecia.

All’ospedale di San Giovanni Rotondo ancora ieri non era stata sciolta la prognosi per B.P., 22 anni, operaio, che si è ritrovato con il collo squarciato da una coltellata che tocca entrambe le attaccature delle orecchie. L’aggressione è avvenuta alle tre della notte tra sabato e domenica e il trasporto in ambulanza è durato inevitabilmente un’ora: in ospedale, durante l’intervento per suturare alcuni vasi sanguigni recisi, è stato sottoposto alla trasfusione di cinque sacche tra sangue e plasma, e per questo motivo, anche se l’intervento è tecnicamentre riuscito e agli inquirenti risulta che l’operaio di Zelo sia fuori pericolo di vita, la prognosi non è ancora stata sciolta. A un suo amico, un operaio di 20 anni anche lui di Zelo, è andata meglio: è stato colpito con il coltello al viso e la ferita, suturata, guarirà in 10 giorni. Potrebbe però lasciare una vistosa cicatrice.

I carabinieri hanno già denunciato S.P., 19 anni, di Frascati, per lesioni aggravate dall’uso di coltello e dai futili motivi. L’adolescente, già gravato da precedenti denunce, avrebbe ammesso le proprie responsabilità, inchiodato anche dalla testimonianza degli altri lodigiani in vacanza con le due vittime. L’arma usata per il doppio accoltellamento, invece, non è stata ancora ritrovata, probabilmente nella confusione seguita allo spargimento di sangue il feritore o qualche suo amico l’hanno fatta sparire. Ma i carabinieri non disperano di ritrovarla e già in queste ore potrebbero comunicare alla locale procura della Repubblica un ulteriore sviluppo investigativo.

La discussione tra il gruppo di giovani lodigiani in vacanza in tenda nel campeggio Spiaggia Lunga di Vieste (una struttura a tre stelle ampia e rinomata) e il gruppo di coetanei residenti invece nella zona dei Castelli romani, e anche loro in tenda, sarebbe cominciata già con una scaramuccia nel pomeriggio perché era sparito un paio di scarpe.

Alle tre di notte, poi, dopo gli insulti sarebbero partiti anche alcuni spintoni e poi nelle mani del 19enne di Frascati è spuntato il coltello, usato per colpire con conseguenze imprevedibili due dei lodigiani. Il litigio non avrebbe interessato interamente le due compagnie di turisti, ma solo alcuni di loro, e per questo è al momento esclusa l’ipotesi di denunce per rissa. Bisogna però chiarire se qualcuno dei ciociari possa essere responsabile di favoreggiamento o di concorso nelle lesioni.

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