Ignoti trafugano mucca Carlotta

La statua in vetroresina,

diventata da cinque anni

un “segnale” visivo per

l’azienda agricola, è

stata rubata nella notte

fra lunedì e martedì

La mucca Carlotta è stata rapita: il simbolo della storica cascina sangiulianese da martedì mattina non è più al suo posto, trafugato da ignoti durante la notte. Il grido levatosi dall’azienda agraria è rapidamente diventato passaparola tra cittadini sdegnati da un’azione che, per una volta, è difficile attribuire alle difficoltà economiche. Finta mucca in vetroresina, Carlotta è da cinque anni la mascotte dell’omonima cascina, la vedetta posta su via Tolstoj che invitava i clienti a visitare lo spaccio e gli animali di una delle eccellenze di San Giuliano. La brutta sorpresa, martedì mattina, ha fatto sobbalzare i gestori. Il massiccio animale inizialmente veniva tenuto nel locale dei distributori automatici, per poi essere trasferito all’aria aperta. Ogni giorno veniva ritirato al calare del buio.

Da appena un mese si è optato per un’esposizione continuata, con la statua collocata ventiquattr’ore su ventiquattro sull’incrocio tra via Tolstoj e la strada che conduce allo spaccio.

C’è voluta quella che, secondo le ipotesi, può esser stata una goliardata di cattivo gusto, a privare la cascina Carlotta della sua effigie: «Siamo veramente dispiaciuti, col passare del tempo era diventata un simbolo - spiegano i titolari, Rinaldo Viganò e il figlio Andrea -. I bambini che venivano a visitare la cascina ne andavano matti: erano stati loro darle il nome “mucca Carlotta”. Noi stessi ne eravamo affezionati: ci accompagnava tutto l’anno, e nel periodo di Natale la addobbavamo con le luminarie». Dopo esser stata vista al suo posto alle 2.30 della notte tra lunedì e martedì, la mattina successiva la statua di vetroresina era sparita. I due lucchetti tranciati di netto, la mucca è stata portata via «sicuramente non da una macchina normale. Ci vuole almeno una monovolume: pesa una cinquantina di chili e ha le dimensioni di un vitellone». Il furto, come è facilmente immaginabile, ha l’immediata conseguenza di tradursi in un calo di visibilità per una struttura che anche grazie a mucca Carlotta attirava molti automobilisti di passaggio. In compenso, la ricaduta positiva è fornita dalla vicinanza dimostrata dai sangiulianesi, allertati dal tam-tam via Facebook di un annuncio che «in breve ha raggiunto oltre 2mila persone - così i Viganò -: il nostro record precedente era di circa la metà».

A decine sono piovuti gli attestati di solidarietà, anche attraverso messaggi privati. Tra i commenti postati sul social network, c’è anche chi, in un picco di trasporto emotivo, ha lanciato l’estemporanea proposta di «una colletta per ridare la mucca alla Carlotta».

Tutti elementi che hanno colpito i titolari, dichiaratosi «piacevolmente stupiti da un simile affetto». Un volano di simpatia per una statua che, nell’immaginario cittadino, evidentemente valeva ben più dei 500 euro con cui era stata acquistata.

Riccardo Schiavo

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