I conigli resteranno al camposanto

Rinviata l’operazione per liberare le sepolture dall’“assedio”

Fino all’autunno prossimo poco da fare contro i conigli che scorrazzano nel cimitero di Melegnano: il servizio faunistico ambientale della provincia di Milano fissa la cattura incruenta di questa specie infestante solo dal mese di ottobre in avanti.

Con l’autunno sarà quindi possibile procedere a ridurre la nutrita colonia avvistata più volte - anzi a dire il vero ormai permanente -nella zona del camposanto lungo la via Emilia. L’amministrazione comunale si è informata sulle misure possibili per eradicare i simpatici ma infestanti animali che non fanno distinzione fra erba dei campi e fiori sulle tombe.

Non si può intervenire prima dell’autunno inoltrato, quando scatta l’autorizzazione alle misure di sterilizzazione incruenta con trasferimento della colonia in un altro territorio.

Nel frattempo comunque bisogna prestare attenzione all’avvistamento di eventuali esemplari con tracce di mixomatosi, malattia epidemica cutanea che non colpisce l’uomo ma falcidia i leporidi trasmettendosi con estrema facilità da un esemplare all’altro. In quel caso potrebbe scattare l’intervento del servizio di igiene veterinaria dell’Asl, decretando la zona di protezione da mixomatosi dei conigli. Che a Melegnano basti fare quattro passi appena fuori dall’abitato per avvistare un trotterellante esemplare di «lapin» non è un mistero per nessuno. Questi animali vivono benissimo anche nelle zone semiperiferiche, dove si apre un minimo spazio di campagna o si allunga il corridoio verde di un filare di piante (e dove soprattutto non girano doppiette nella stagione di caccia). Negli ultimi mesi però alcuni residenti hanno segnalato non solo lo stazionamento dei roditori in punti precisi dell’area cimiteriale, ma anche il fatto che i fiori mancanti sulle tombe non si devono a qualche ladro, ma ai denti dei voraci erbivori. Un problema che può far sorridere ma che pone tuttavia - oltre al poco decoro di colonie libere nel cimitero - la necessità di affrontare l’impari lotta di contenimento demografico di uno degli animali più prolifici sulla faccia della Terra. In realtà è possibile cercare di fermare l’“orda”: sia con reti metalliche sotterranee, sia con la sterilizzazione delle femmine seguita dal trasloco in altre aree. Tutto è possibile però solo nel periodo appropriato, da ottobre in là. Nel frattempo, bisogna prestare attenzione all’avvistamento di eventuali esemplari con mixomatosi cutanea.

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