Il via del libera del Cipe alla Tangenziale esterna di Milano ha messo in allarme le aziende agricole. Secondo quanto spiegato dal direttore della Coldiretti di Milano e Lodi, Carlo Greco, «se il progetto rimane quello che ci hanno presentato - l’impatto sul territorio sarà fortissimo: con campi tagliati in due e problemi per la gestione delle colture e per la sopravvivenza stessa delle aziende agricole». Ad avvalorare i timori, la Coldiretti riporta l’ultimo rapporto del Politecnico di Milano che rende noto come dal 1999 al 2007 in Lombardia siano stati persi oltre 43 mila ettari di aree agricole, mentre ogni giorno vengono urbanizzati 117 mila metri quadrati. «Queste infrastrutture tolgono spazi verdi e vitali a tutti i cittadini e al territorio - ha commentato Carlo Franciosi, Presidente della Coldiretti di Milano e Lodi - con la Tem, ad esempio, sarà cancellata una produzione pari a 4 milioni di piatti di riso su un milione e mezzo di metri quadrati di territorio». «Le strade sono importanti, ma bisogna mettere ordine, con regole che tutelino le aree coltivate e il territorio - ha aggiunto Greco -. Senza la terra non finisce solo l’agricoltura, ma anche l’ambiente, lo sviluppo economico, la produzione di cibo, i servizi. E dopo cosa ci resta? Solo l’asfalto. Le valutazioni sull’impatto delle infrastrutture non possono essere certo fatte sulle carte, a tavolino, ma bisogna andare sul posto, azienda per azienda, e garantire i giusti indennizzi a chi lavora quei terreni destinati a essere cancellati per sempre».
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