Furti d’auto nel silos del metrò

È ancora allarme furti auto nel silos della capolinea di metropolitana. Ma sulla piaga legata alle ruberie nella struttura collocata in prossimità del terminal della M3, questa volta il sangiulianese Michele Rizzi non intende soprassedere. «Mia sorella - racconta -, come avviene tutti i giorni, venerdì mattina ha lasciato nel silos la Mini Cooper, che è intestata a me, con un doppio antifurto, Ma quando è rientrata alla sera non ha più trovato la macchina. È assurdo che noi utenti paghiamo l’abbonamento per il parcheggio, ma Atm non risponda del danno. Noi ormai il nostro scotto lo abbiamo pagato, ma siccome non siamo certo i soli, cercherò di creare una rete di cittadini, anche attraverso una raccolta firme, al fine di sensibilizzare le istituzioni su questo scandalo». Risale all’anno scorso l’obiettivo di creare un comitato di protesta messo in pista da un’altra cittadina dell’hinterland, anche lei alle prese con una vicenda analoga, la quale, essendo venuta a sapere di una serie di altre auto finite nelle mire di predoni, aveva cercato aggregazione. «Mi chiedo - riprende il residente di San Giuliano -, come abbiano fatto ad uscire dal parcheggio, dal momento che mia sorella aveva in tasca il tesserino per l’apertura della sbarra. Per il momento ho denunciato pubblicamente anche su Facebook quanto è accaduto, ma non appena si concluderà il mese di agosto è certo che organizzerò un movimento che dia voce alla richiesta rivolta all’Atm di tutelare le auto che parcheggiamo, sottolineo, a pagamento». Di lamentele nel tempo se ne sono alzate, ma i tentativi nel 2010 di costruire una statistica sul numero di reati consumati nel silos si è frantumato contro una serie di difficoltà. Restando sui dati raccolti l’anno scorso, solo nei primi sei del 2010 presso il comando dei carabinieri di San Donato sono stati denunciati nove episodi tra furti di veicoli e ruberie di oggetti contenuti negli abitacoli. Ma è un dato che non fa testo, in quanto segnalazioni e denunce possono aver raggiunto anche il commissariato di polizia di Mecenate, piuttosto che il comando dell’Arma di Porta Romana e Porta Vittoria. Intanto il signor Michele Rizzi si mostra pronto a far partire da San Giuliano una crociata. «È inconcepibile - conclude -, che noi lavoratori non abbiamo altre alternative, se non quella di lasciare la nostra macchina nel silos, affidata ad un servizio che non comprende la guardiania. Qualcosa deve cambiare».

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