Francesco, spunta la pista sudamericana

Nelle indagini sulla scomparsa di Francesco Rigoli, lo studente fuori corso di giurisprudenza di cui non si hanno più notizie dalla sera di Halloween, 25 giorni fa, spuntano alcune telefonate con sudamericani. Le hanno evidenziate i carabinieri di Abbiategrasso, che collaborano nelle indagini dopo aver trovato, tra Rosate e Gaggiano, l’auto del 24enne data alle fiamme, analizzando i tabulati telefonici dei suoi due cellulari, uno dei quali era stato spento, e non più utilizzato, da una settimana prima della scomparsa. A Sordio c’è chi sostiene che Francesco, nato in Perù e adottato a 3 anni, sia stato visto in compagnia di alcuni dei sudamericani che, soprattutto d’estate, si radunano nei giardini pubblici tra il municipio e la chiesa parrocchiale. Ragazzi, alcuni più giovani, altri della sua età: «Dicono che bevono parecchio e tirano tardi - spiega un sordiese “storico” che però chiede l’anonimato -, qualcuno addirittura ritiene che giocassero a fare la “gang”, ma in realtà non hanno mai creato problemi». E anche chi abita poco lontano non ha mai avuto l’impressione che quella fosse una compagnia pericolosa. Certo qualcuno tra quei ragazzi può aver avuto una vita più difficile di quella di Francesco, un suo progetto di fuga, magari confidato alla persona sbagliata, e il prelievo di 7mila euro potrebbero aver fatto scattare qualche proposito di furto o rapina, e chi ha abbandonato l’auto in una località sperduta nei campi difficilmente se n’é andato a piedi.

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