Entro Natale scatta l’operazione Pratone: lavori per 300mila euro

Al via entro Natale l’operazione Pratone. Con 300mila euro, un investimento relativamente basso, parte il progetto che cambierà volto al gigantesco riquadro risparmiato dall’urbanistica. Da almeno dieci anni la discussione sul «futuro del Pratone» si affaccia a fasi alterne. Ma stavolta il quadro sembra meno teorico. «Siamo al progetto definitivo - ha affermato il sindaco Andrea Checchi -, entro il 2016 può esserci l’esecutivo e poi iniziare». «Un progetto leggero»: questa l’espressione utilizzata da amministratori e architetti urbanisti. Qualcuno nel pubblico l’ha trovato fin troppo leggero, ma l’intenzione dichiarata dal tavolo dei relatori è proprio quella: non riempire la “campagna di città” di troppe cose. Il Pratone sarà chiuso a est, verso via Europa bis, da due aree con alberi da frutta autoctoni, senza importazioni esotiche e colture complesse. Verso via Gramsci l’occhio scorgerà una macchia coltivata: una traccia di “agricoltura di città” costituita da un appezzamento di un ettaro o poco più. Cereali, mais, colza «faranno memoria del passato agricolo e del fatto che San Donato è a tutti gli effetti un comune del Parco Sud» hanno ribadito varie voci tra cui quella dell’ente progettista Urban Studio. Il tutto ricorda l’immagine di Expo, coi giardini verticali e il riso che cresce sotto i vetri a specchio dei padiglioni.

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