Entro il 2016 rivoluzione su 40 strade

Dodici le “grandi opere” collegate alla Tem

Le strade collegate alla Tem, quelle che interessano i comuni, devono «entrare in esercizio entro aprile 2016». E iniziare ad essere costruite in una data «concordata fra province, comuni e società di progetto Tangenziali esterne». Siccome gli interventi riguardano (quasi) tutti strade provinciali esistenti, dovranno essere soprattutto palazzo Isimbardi, cioè Milano, e palazzo San Cristoforo ovvero Lodi ad indicare quale ordine di priorità a questo o quel cantiere. Cal, Concessioni autostradali lombarde, detta l’agenda di marcia a Società Tangenziali esterne. Settimana scorsa la concessionaria del Pirellone ha approvato lo schema definitivo ed esecutivo dell’autostrada che si sta già costruendo. Il via libera di Cal, assieme a quello precedente di Cipe, dice cose fondamentali su una storia decennale. Gli interventi di viabilità locale connessi a Tem sono circa una quarantina fra grandi e piccoli, anche se il nucleo centrale è costituito dalla dozzina di interventi stradali, viari, che vanno da Comazzo a Castiraga Vidardo al capo opposto. L’approvazione di Cal ha offerto innanzitutto un termine “post hoc”, cioè una data per completare il pacchetto di bretelle, rotatorie, varianti e altri progetti minori. Le cose devono finire entro aprile 2016: tre anni e mezzo di tempo. Fra le date di inizio ne spiccano due: una a Vizzolo Predabissi, il 13 gennaio 2013, con l’avvio delle opere per la demolizione e ricostruzione della piazzola ecologica sulla provinciale per Casalmaiocco. L’altra data non cadrà troppo distante e riguarda Melegnano: via al cantiere della bretella Cerca-Binasca, un romanzo che attraversa quarant’anni di sindaci. In ogni caso Tangenziali esterne Spa rimarca che, a norma delle prescrizioni Cipe, «spetta a comuni e province, tramite apposita convenzione, determinare la data di avvio dei lavori complementari alla tangenziale». C’è un forte ruolo degli esecutivi provinciali nel dire quando e partendo da dove (nel tempo, fra l’altro, in cui le province di Milano e Lodi esisteranno come ora sono, nda). In ogni caso, arrivano segnali importanti per orientare la lunga storia di Tem a un approdo un po’ più chiaro. Il complesso delle strade che l’autostrada deve portare vale 90 milioni di euro nella sola area melegnanese. Si parla di strade in senso stretto, cioè asfaltate, escludendo ciclopedonali, piani ambientali e interventi minori. Con le strade locali al di là del confine lodigiano si sale a 130/140 milioni. Compresi gli investimenti ambientali, il verde, la mobilità per bici e pedoni, il quadrante di Sudmilano e Lodi vale 180 milioni da impegnare. Cioè circa il 60 per cento dei 280 milioni di opere connesse che sono incastonati nei 2 miliardi di costo dell’autostrada.

Comincia a sgranarsi meglio anche la scaletta dei tempi. Per ora esiste la sede dell’autostrada, il tracciato della Tem in senso stretto. A gennaio si comincia con la piattaforma ecologica di Vizzolo e probabilmente con la bretella Cerca-Binasca. Non sembra invece all’orizzonte la cava di prestito di Vizzolo Predabissi: «Non abbiamo un dettaglio in più di un anno fa», dichiara il sindaco Mario Mazza.

Sul “Cittadino” in edicola oggi le informazioni su come cambierà la viabilità Comune per Comune

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