Ecco i guadagni dei politici melegnanesi

Il più “ricco” resta il sindaco mentre in consiglio spicca Mezzi

Stipendi a palazzo Broletto: il Paperone è il sindaco Vito Bellomo. Ma gli emolumenti non sono particolarmente alti per nessuno. Il sito del comune (www.comune.melegnano.mi.it) ha infatti reso pubbliche le indennità percepite l’anno scorso dalla giunta alla guida della città e dai consiglieri che siedono sugli scranni di palazzo Broletto. Per quanto riguarda l’amministrazione, i compensi non si discostano da quelli percepiti nel 2009, che erano comparsi dopo una dura battaglia ingaggiata dal 48enne Giovanni Raimondi. Sul gradino più alto del podio si è quindi piazzato il primo cittadino di Melegnano, il 41enne avvocato Vito Bellomo, che l’anno scorso ha percepito 37mila euro lordi, poco più di 26mila al netto delle imposte, seguito dal suo vice, il 68enne Enrico Lupini, pensionato con alle spalle una lunga attività all’Eni, che si è fermato a quota 20mila euro lordi (16.670 netti). Al terzo posto si è piazzato il 32enne assessore alle politiche sociali Fabio Raimondo, anch’egli avvocato residente a Cesano Boscone che l’anno scorso, comprensivi dei rimborsi spese, ha guadagnato 18.500 euro lordi (15.700 netti).

Il titolare alle politiche educative Raffaela Caputo, ex dipendente comunale oggi in pensione, e quello ai lavori pubblici, il 47enne architetto Lorenzo Pontiggia, si sono invece fermati a 16.600 euro lordi, che al netto delle tasse diventano poco più di 12.500 euro. L’anno scorso il 29enne assessore alla cultura Denis Zanaboni, il più giovane esponente della giunta Bellomo, ha incassato 8.200 euro lordi (poco meno di 6mila netti), mentre il 42enne super assessore a commercio, polizia locale e bilancio Marco Lanzani non arriva ai 5mila euro netti. Da segnalare poi i 16.700 euro lordi (12.600 netti) percepiti dal difensore civico Alessandra Rebughini e dal presidente del consiglio comunale, il 35enne avvocato Pier Antonio Rossetti (quasi 12.800 al netto delle imposte). Le indennità spettanti ai consiglieri, invece, variano a seconda del gettone di presenza maturato nei consigli comunali e nelle commissioni. Nel 2010 il più “ricco” con 1.100 euro lordi (840 netti) è stato l’ex sindaco Pietro Mezzi, oggi consigliere di Sinistra ecologia e libertà, che è seguito a ruota dal leader del gruppo indipendente Andrea Caliendo e da Tiziano Bassi, vicecapogruppo del Pdl in consiglio comunale. Tra i più “poveri”, infine, figurano Paolo Fugazza della Lega nord e Dario Morganti del Pd, che però nel corso del 2010 hanno lasciato lo scranno consiliare.

In ogni caso tutti i cittadini hanno la possibilità di controllare quanto guadagnano oggi i propri amministratori. Rispetto solo a un paio d’anni fa, un passo avanti nell’ambito della trasparenza amministrativa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA