Due vicine salvano la vita a un 91enne
L’uomo bloccato prima del volo dall’ottavo piano
A novant’anni voleva farla finita, ma due casalinghe e una badante romena gli hanno salvato la vita. La storia a lieto fine risale a ieri mattina, quando un novantenne residente a Civesio, probabilmente muovendosi in pullman, ha raggiunto lo stabile di via Morandi, al civico 2, dove aveva vissuto per trent’anni prima del trasloco nella vicina frazione sangiulianese. Forse è stata la “morsa” della malinconia a spingerlo ad entrare nella portineria di quello che per lungo tempo è stato il suo palazzo. Approfittando di qualche inquilino che passava in quel momento, è riuscito così a varcare il confine della portineria, entrando nel complesso che per lui ha rappresentato forse uno scrigno colmo di ricordi. Non si sa se sia salito già animato dall’intenzione di compiere un gesto estremo o se forse volesse solo dare un’occhiata. È certo invece che una volta raggiunto l’ottavo piano si è arrampicato sul balcone a cui si accede dalla tromba delle scale. Nonostante l’età è riuscito a sedersi sul poggiolo con le gambe a penzoloni verso la facciata esterna. È rimasto lì qualche minuto, senza sapere che proprio in quel breve lasso di tempo si stava creando una mobilitazione di tre signore che, nonostante lo spavento, hanno salvato la sua vita. Una di loro, residente nello stabile di fronte, affacciandosi lo ha notato per caso. Ha immediatamente capito la situazione, rendendosi conto che non c’era assolutamente tempo da perdere. Ha telefonato quindi ad una sua amica di 71 anni che abita nel caseggiato dove c’era l’anziano in bilico. La pensionata ha chiesto manforte suonando il campanello di una vicina, sapendo che la signora era assistita da una badante romena di 58 anni, la quale ha dato un contributo decisivo. Insieme, muovendosi pian piano per non spaventarlo, sono arrivate fino al balcone dove l’uomo era seduto di spalle. Le due donne hanno fatto leva con le braccia, lo hanno sollevato dalle spalle e lo hanno tolto dal pericolo, rendendosi conto dei rischi che stavano correndo. Dopodiché è arrivata una pattuglia dei vigili, che era stata allertata dall’intraprendente massaia che aveva dato l’allarme, la quale oltre a contattare la sua amica aveva fatto anche uno squillo al comando della polizia locale. Il novantenne è apparso un po’ confuso, ha risposto a malapena a qualche domanda, probabilmente per la troppa emozione, in una mattinata per lui così difficile: sembrava spaesato. Sul posto è arrivata anche l’ambulanza che lo ha caricato per portarlo al pronto soccorso. Forse con calma ai parenti saprà raccontare cosa gli sia davvero passato nella mente. Mentre le tre signore, dopo i momenti di grande tensione, hanno tirato un sospiro di sollievo.
Giulia Cerboni
Un 91enne è salito all’ottavo piano dello stabile di San Donato dove aveva vissuto per decenni e, in un momento di sconforto, ha pensato di gettarsi nel vuoto. Ma una dirimpettaia l’ha notato, ha avvertito un’amica nel palazzo che, con l’aiuto della badante romena di una vicina, l’ha trascinato in salvo
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