Doccia fredda per Melegnano: la San Carlo rinuncia all’intervento, non si fa più la fabbrica delle patatine

L’annuncio del sindaco Bellomo, l’azienda ha altre priorità e congela l’intervento

A Melegnano arriva lo stop per il maxi-polo produttivo del colosso di patatine San Carlo, che prevedeva la costruzione in città di uno stabilimento con tanto di uffici amministrativi.

Nella giornata di ieri la clamorosa notizia è stata confermata ufficialmente dal sindaco Vito Bellomo. «Qualche anno fa la San Carlo era seriamente intenzionata a investire nella nostra città, ma in questa fase l’operazione Melegnano non sembra più rientrare tra le priorità dell’azienda degli snack - sono state le sue parole nel tardo pomeriggio -. Al momento pare insomma congelato il progetto nell’area in fondo a via per Carpiano, in base al quale sarebbe sorto un grande stabilimento produttivo con annessi gli uffici amministrativi. Continueremo ovviamente a seguire con attenzione gli eventuali sviluppi dell’intervento, sulla cui tempistica diventa in ogni caso impossibile azzardare previsioni». Proprietario di un’area grande oltre 200mila metri quadrati ai piedi del cavalcavia dell’A1 in fondo a via per Carpiano, da tempo si parla dello sbarco a Melegnano del colosso di patatine, che negli ultimi mesi sembrava davvero a un passo: dopo infinite polemiche a livello politico e non solo, la scorsa primavera la passata amministrazione alla guida della città aveva approvato in via definitiva il progetto del polo produttivo, contro il quale pende peraltro tuttora un ricorso al Tar. Adesso, però, ecco la brusca marcia indietro, che di certo non mancherà di scatenare nuovamente vibranti polemiche nel mondo politico cittadino.

Dall’altra parte di via per Carpiano è invece entrato a pieno regime il cantiere per realizzare il Campus Data Center, l’infrastruttura destinata ad archiviare i dati informatici dei big globali del web, per la cui costruzione la società americana Vantage ha messo sul piatto ben 100 milioni di euro: saranno in tutto 150 i lavoratori impegnati, l’intervento dovrebbe essere concluso nel giro di due anni, quello di Melegnano sarà uno dei Data Center più grandi d’Italia. Tutto questo grazie alla predisposizione della centrale elettrica necessaria per il suo funzionamento, che vedrà impegnata anche Terna con la relativa procedura gestita dal ministero dello Sviluppo economico. Già un mese fa era arrivata l’imponente trivella alta una ventina di metri, a cui nelle ultime settimane si sono aggiunte una serie di ruspe, il cui compito in questa fase sarà quello di consolidare il terreno da sottoporre poi all’intervento vero e proprio in partenza nei prossimi mesi.

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