Dalla lotta alla droga all’incontro con il Papa: il racconto di Feder

SAN DONATO È un s imbolo contro lo spaccio

Un libro, una storia e un bosco, tra San Donato e Rogoredo, diventato simbolo del dolore e della rinascita. Il 26 giugno, giornata mondiale contro la droga, “Alice e le regole del bosco” è arrivato tra le mani di Papa Leone XIV. A consegnarglielo è stato Simone Feder, fondatore del Team Rogoredo, che da anni assiste il popolo della notte, accompagnato dai rappresentanti della Comunità Casa del Giovane. L’incontro, avvenuto in Vaticano, è stato il riconoscimento «di un cammino vissuto ogni giorno, da più di otto anni, lungo i margini della città e dell’indifferenza». Lì, dove la vita spesso si consuma nel silenzio del disagio e nella prigione delle sostanze, c’è un gruppo di persone che non si limita a guardare, ma con Simone Feder ci mette la faccia e le mani. «Siamo un avamposto vivo, umano, accanto a chi è stato dimenticato» ha detto Feder al Santo Padre. E Papa Leone XIV, con lo sguardo che si fa ascolto, ha stretto tra le mani il libro come si stringe una ferita da cui può nascere speranza. Il ringraziamento di Feder va anche al sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, «un uomo di grande umanità e attenzione; un uomo che, giorno dopo giorno, non smette di tenere alta la bandiera dell’impegno verso gli ultimi e verso chi non ha voce». Al termine del colloquio, un’invocazione semplice e potente pronunciate dal leader del Team Rogoredo: «Santità, accompagni questo nostro cammino con la sua preghiera». E forse, tra le pagine del libro, da ora in poi qualche persona in più troverà l’eco di quella domanda che ogni volontario si porta dentro: come si salva chi non ha più nessuno?

© RIPRODUZIONE RISERVATA