Criminalità, calma nel Sudmilano

Alla fine l’emergenza furti nel Sudmilano è stata arginata. Dopo l’allarme rosso autunnale, il bilancio di fine anno è addirittura positivo: le razzie sono, infatti, scese del 10 per cento. Ma più in generale i reati nel loro complesso sono diminuiti (meno 9 per cento rispetto al 2010), grazie soprattutto alle 9500 pattuglie effettuate durante il 2011. Ma nel Sudmilano il trend positivo dura ormai da quattro anni, senza soluzioni di continuità e in decisa controtendenza in rapporto ai numeri del resto della Regione. Gli arresti, del resto, sono di più mentre cala il numero delle denunce presentate in caserma. Sessantasette sono i ladri finiti dietro le sbarre e 150 quelli denunciati in stato di libertà. Si è dimostrata vincente la strategia di collaborazione con le altre forze di polizia, istituendo controlli coordinati diurni e notturni, con i carabinieri a far da angeli custodi a circa 200mila abitanti che vivono o lavorano nei comuni del sud est. Da via Maritano non nascondono le preoccupazioni per il difficile futuro di un’area da sempre considerata ricca e quindi bersaglio preferito da stranieri giunti con le nuove migrazioni da Paesi poveri. Molti rubano non avendo nulla da perdere, eppure l’annata che si è chiusa dimostra che spesso scattano le manette. Gli arresti sono stati 387 (85 per spaccio e 38 per rapina). In “testa” la stazione di Melegnano che, a fronte delle 21 rapine subite, ha pizzicato i responsabili in 19 casi. Sono state 1430 le denunce a piede libero, tra le quali spiccano le oltre 90 per guida in stato di ebbrezza alcolica. Reati contro il patrimonio (in particolare di metalli pregiati), spaccio di stupefacenti (con circa 12 chili di droga in gran parte cocaina e hascisc sequestrati), sfruttamento della prostituzione sono stati i settori perseguiti con maggiore assiduità.

Diverse le operazioni ben orchestrate dal comando di compagnia a partire dall’azzeramento della banda di sfruttatori sulla Cerca: cinque albanesi arrestati e altrettante prostitute salvate dalla strada. Arrestati altri due connazionali, che tenevano segregate in casa nel quartiere Certosa le due fidanzate romene, costrette a vendersi.

Sul fronte dei furti di rame, i carabinieri hanno sgominato un’organizzazione (nove persone in stato di fermo per la ricettazione di dieci tonnellate di rame greggio) dedita alla commercializzazione illegale dei metalli rubati alle porte di San Donato. Rapinatori non proprio fortunati si sono ritrovati con le manette ai polsi in banca a Dresano (arrestato un bandito e denunciati i due complici), in un supermercato a San Donato e così pure nelle farmacie di Peschiera, San Donato e San Giuliano (dopo vari blitz andati a segno è stato acciuffato il presunto autore di una decina di colpi). Purtroppo però il 2011 ha avuto anche le sue pagine nere: come non dimenticare la morte di due ragazzini investiti sulla strada a San Giuliano e a Peschiera, oppure l’omicidio di San Colombano dove ha perso la vita un operaio romeno vittima dell’agguato di alcuni connazionali.

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