“Cassa” a sorpresa per la Prysmian

Alla Prysmian spunta a sorpresa una richiesta per la cassa integrazione. I sindacati hanno appreso ieri la notizia, l’incontro con l’azienda è fissato per la giornata di oggi in Assolodi: «È possibile che la Prysmian si sia trovata di fronte a un calo delle commesse - spiega Francesco Cisarri, segretario provinciale della Filcem Cgil -, ma ne sapremo di più solamente durante il vertice. Dal momento che non c’erano avvisaglie, vorremmo capire che cosa è successo».

La richiesta dell’azienda di Merlino, specializzata nella realizzazione di cavi, riguarda ammortizzatori sociali per i 190 dipendenti, ma è possibile che il numero dei lavoratori coinvolti nella procedura sia inferiore.

«La Prysmian in questi anni non ha mai utilizzato la cassa integrazione - aggiunge Giampiero Bernazzani, segretario della Femca Cisl -, potrebbe essersi verificato un calo soprattutto in un determinato settore. Domani (oggi per chi legge, ndr) cercheremo di saperne di più, la notizia per noi ha rappresentato in realtà un imprevisto, anche perchè fino ad aprile non c’era nessun sentore di crisi».

Anzi, la Prysmian si era aggiudicata una super commessa da 800 milioni di euro per un collegamento elettrico sottomarino tra Scozia e Inghilterra, con ricadute positive anche sullo stabilimento di Merlino. Un progetto chiamato “Western Hvdc Link”, realizzato in collaborazione con Siemens, a favore del trasporto di energia rinnovabile sotto il livello del mare, destinato a fa crescere sia la produzione che fatturato della “public company” quotata in Borsa per i prossimi tre anni.

Non solo, l’amministratore delegato aveva annunciato per il 2012 investimenti per 70 milioni di euro negli stabilimenti di Finlandia e Italia.

Se nel 2011, invece, l’azienda ha registrato nei primi mesi dell’anno un andamento positivo, il terzo trimestre ha dovuto fronteggiare l’aggravarsi della crisi del debito negli stati dell’Unione europea.

Nei mesi scorsi, infine, la Prysmian ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Livorno Ferraris, in provincia di Vercelli, con 108 lavoratori che adesso sono a rischio. Una notizia che non appena diffusa aveva fatto scattare il campanello d’allarme anche a Merlino.

Oggi Cgil, Cisl e Uil si presenteranno all’appuntamento per capire quali sono le richieste e le motivazioni della Prysmian.

Gr. Bo.

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