Cascina Sesto Gallo, dal passato riemergono inquietanti presenze

A mesi dallo sgombero del comparto di San Giuliano sarebbero tornati i bivacchi e gli abusivi

Il sottopasso è sbarrato, blocco insormontabile per chi tenta di raggiungere quello che un tempo era cuore pulsante, agricolo ma anche sportivo, del quartiere Borgolombardo, ma per scoprire che, a otto mesi dal maxi intervento di sgombero che aveva consentito di rimuovere i dormitori di fortuna creati negli impianti dell’ex campo sportivo e tra le antiche mura del complesso cascinale di Sesto Gallo, qualcosa sembra tornare a “muoversi” basta varcare i confini con la città di San Donato, inoltrarsi lungo lo sterrato che parte dal fondo di via Di Vittorio, e scoprire che il “complesso fantasma” non è forse più rimasto tale.

Ci sono, a dar l’idea di passaggi non autorizzati, mucchi di rifiuti e macerie abbandonate, tutte apparentemente recenti e portate, probabilmente, sfruttando l’isolamento della zona. Mobili sfasciati ed elettrodomestici lasciati in zona da non molto tempo, ma anche tracce evidenti di presenze all’interno dell’ex cascina. I portoni sbarrati sono ancora solidamente chiusi, con tanto di catene e lucchetti messi dalla proprietà e che nessuno pare aver tentato di forzare, ma basta seguire il sentierino tracciato nella vegetazione che circonda le antiche mura per scoprire che l’aia più interna e nascosta è nuovamente accessibile. In lontananza si vedono infatti panni stesi, forse lasciati lì da tempo o più probabilmente appesi recentemente, e sembra di avvertire voci soffocate. Mentre poi ci allontaniamo si intravede una figura che si inoltra nella vegetazione, sembra notarci e affrettarsi a celarsi dietro il muro semi impenetrabile degli alberi che proteggono il retro della cascina. La sensazione è che la zona, diventata inaccessibile dal lato San Giuliano dopo che, proprio per tentare di impedire i passaggi verso Borgolombardo, si è provveduto a sbarrare con reti metalliche il sottopasso che si affaccia sulla zona residenziale del quartiere, sia tornata ad essere utilizzata come rifugio di fortuna, probabilmente non ai livelli pre-sgombero, quando arrivavano continue segnalazioni, da parte dei residenti, di via vai continui, di schiamazzi, roghi e principi di incendi sviluppatisi in diverse occasioni, ma comunque nuovamente utilizzata. Ennesimo guaio, dunque, per la ex cascina Sesto Gallo, destinata a trasformarsi in nuovo complesso residenziale – i progetti urbanistici hanno completato l’iter burocratico e attendono solo gli ultimi passi da parte della proprietà che dovrà avviare i lavori – e per il vicino campo sportivo abbandonato da tempo

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