Melegnano: casa pericolante in pieno centro, dai cittadini parte un appello
Il sindaco promette un’ordinanza per la messa in sicurezza
Parte del tetto è già crollato, ma c’è anche il giardino diventato una foresta. Allarme rosso per lo stabile in preda al degrado nel cuore di Melegnano. I residenti di via Castellini salgono sulle barricate: «È davvero pericoloso, fate subito qualcosa». Interviene il sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli: «Pronti a emettere un’ordinanza per la messa in sicurezza». Il caso è quello dell’immobile all’angolo tra le vie Castellini e XXIII Marzo nel pieno centro abitato di Melegnano che, collocato in una posizione interna non visibile dalla strada, ormai da tempo versa in condizioni di totale abbandono. «Viviamo qui da un quarantennio, è sempre stato così - sono sbottati gli abitanti della zona -. La situazione è ormai insostenibile: parte del tetto è già crollato, le travi sono a dir poco pericolanti. Quanto al giardino interno, poi, è diventata una vera e propria foresta con topi che sono soliti scorrazzare nella nostra zona». In passato palazzo Broletto era intervenuto a più riprese per imporre alla proprietà la messa in sicurezza dello stabile, che sorge nel cuore di Melegnano.
A partire dai lavori sulle finestre in gran pericolanti, che sono peraltro rivolte sui cortili degli stabili adiacenti. «Dopo qualche mese, però, tutto torna come prima - incalzano i residenti del quartiere -. Ecco perché esortiamo ad un intervento definitivo che possa portare finalmente ad un recupero dell’immobile nel pieno centro abitato della città». Sulla vicenda ieri pomeriggio ha quindi preso posizione il sindaco Rodolfo Bertoli, tra le cui deleghe rientra quella all’urbanistica. «In questi giorni verificheremo con l’ufficio tecnico la presenza di eventuali interventi previsti nello stabile in questione - sono state le sue parole -. Siamo in ogni caso pronti ad emettere un’ordinanza di messa in sicurezza ed eventualmente a studiare con la proprietà il recupero dell’area nel pieno centro abitato di Melegnano».
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