Cartelli pazzi, rischio schianti nel Sudmilano

Cartelli “pazzi” nel Sudmilano, la Lega nord parte all’attacco: «Rischio incidenti, fate subito qualcosa». A finire sotto accusa sono i cartelli spuntati in questi giorni sulla provinciale Santangiolina poco prima della rotatoria dove sorgerà la strada destinata a collegarla alla via Emilia e di lì alla nuova Tangenziale est esterna. «La segnalazione ci è arrivata dagli stessi automobilisti - sono sbottati il leader lumbard della Martesana Cristiano Vailati e quello di Melegnano Enrico Lupini -: i cartelli sono infatti comparsi prima ancora dell’apertura della strada». In base a quanto fatto sapere a più riprese dai tecnici responsabili dell’intervento, è fissata infatti per febbraio l’apertura del collegamento via Emilia-Santangiolina tra Cerro e Vizzolo, che correrà parallelo alla nuova tangenziale. «Oltre ad indicare direzioni non ancora aperte al passaggio dei veicoli - incalzano Vailati e Lupini -, i cartelli presenti sulla Santangiolina segnalano tragitti opposti a quelli previsti dal codice della strada». In altre parole insomma, seguendo le indicazioni di quei segnali, gli automobilisti imboccherebbero le rotonde contromano rischiando ogni volta di scontrarsi contro i veicoli in arrivo dall’opposto senso di marcia. Di qui la decisa presa di posizione dei leader territoriali del Carroccio. «A questo punto, dunque, chiediamo di non perdere altro tempo e di coprire immediatamente i cartelli «incriminati» - esortano Vailati e Lupini in conclusione -. Solo così sarà possibile scongiurare qualsiasi tipo di rischio sul fronte degli incidenti». Non più tardi di un paio di settimane fa a sollevare una questione per certi versi analoga era stato l’ex consigliere comunale di Melegnano Andrea Caliendo: in quella circostanza a finire nel mirino erano stati i cartelli spuntati sulla via Emilia a nord di Melegnano, che indicavano di svoltare a sinistra per la bretella Cerca-Binasca. Peccato, però, che la bretella attesa in città da oltre mezzo secolo aprirà i battenti non prima di febbraio. E il risultato era che, seguendo le indicazioni di quei segnali, gli automobilisti finivano per trovarsi imbottigliati in un vero e proprio caos viabilistico. Ad aggravare ancor di più le cose, poi, ci si era messa pure la freccia in direzione Lodi che, a differenza delle altre plausibili con la bretella, risultava invece totalmente errata. Sta di fatto che, nonostante la presa di posizione dell’ex consigliere comunale, a tutt’oggi i cartelli «pazzi» non sono stati affatto coperti. «Ancora una volta, quindi - ha ribadito proprio Caliendo ieri pomeriggio -, rilancio sulla necessità di intervenire quanto prima per evitare possibili scontri tra veicoli».

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