CARPIANO Gli ibis sacri stanno colonizzando la pianura

Gli eleganti volatili sono sfuggiti dagli allevamenti

Da avvistamenti sporadici, ospiti inattesi e fonte di curiosità e interesse, a presenze ormai stabili e sempre più numerose nelle campagne del Sudmilano, dove zone umide e campi coltivati ospitano colonie sempre più imponenti di Ibis Sacri.

Sono diventati presenze stabili anche nelle campagne di Carpiano gli eleganti volatili che, sfuggiti da allevamenti oltralpe, stanno letteralmente colonizzando aree sempre più vaste della pianura.

Eleganti e capaci di voli spettacolari, gli Ibis sono una specie considerata “esotica invasiva”: originari dell’Africa Subshariana, un tempo diffusi in Iraq e in Egitto, area dove oggi sono quasi del tutto estinti, i grandi uccelli bianchi dalla caratteristica colorazione nera di testa e becco sono arrivati in Italia sfuggendo, si pensa, da allevamenti privati e da zoo di Francia e Spagna. Animali onnivori, ma prevalentemente carnivori – si nutrono di larve, pesci e non disdegnano le covate di altre specie – non hanno nemici naturali che ne possano controllare la diffusione. Si spiega così l’aumento vertiginoso di avvistamenti di una specie che fino a pochi anni fa era solo affascinante simbolo di una cultura antica, quella dell’Egitto dove, per la religione antica, rappresentavano uno degli animali fondamentali: l’immagine degli Ibis Sacri era associata al Dio Thot e gli uccelli venivano comunemente mummificati come offerta votiva proprio a Thot, che era rappresentato con una testa di Ibis e che era l’antico dio egizio della saggezza e della ragione, e quindi della verità, della conoscenza, dell’apprendimento e dello studio, della scrittura e della matematica.

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