Carpiano, asilo assediato dalle nutrie

A Carpiano è guerra dichiarata alle nutrie coi volontari ecologici sicuri: «Se non si autorizza l’abbattimento dodici mesi all’anno, non avremo più un solo giardino risparmiato». E si punta l’indice sulla confinante provincia di Pavia: «Pavia, a differenza di Milano, non ha nemmeno un piano di contenimento della specie; i loro animali migrano dalla nostra parte». L’ultima azione in ordine di tempo della lotta al roditore ormai endemico è avvenuta pochi giorni fa fuori dalla scuola materna di via Montessori. In una sola giornata quaranta esemplari sono finiti nelle trappole predisposte dall’esperta guardia venatoria ed ecologica Sergio Lachini, residente in paese.

Il secondo atto della “fortificazione” delle scuole locali contro i massicci quadrupedi sarà ora costituito dalla posa di una nuova rete perimetrale. Quella vecchia infatti è troppo leggera e troppo alta sul terreno per assicurare una tenuta sufficiente e impedire agli animali di superare la barriera scavando il suolo con le zampe anteriori e sgusciando fra il terreno e il reticolato. «Non vorrei però che si diffondessero allarmi - interviene il sindaco Francesco Ronchi - le nutrie non sono nel giardino scolastico, ma all’esterno. E poi in questa stagione i bambini stanno sempre dentro le aule». Per dare comunque la misura del numero di roditori che si aggirano nei venti chilometri quadrati di campagna di Carpiano, in una sola giornata quaranta hanno abboccato alle esche tese da Lachini e collaboratori, tutti guardie provinciali venatorie e guardie ecologiche volontarie.

Le bestie non sono destinate a una bella fine - in genere vengono gasate col cloroformio -, ma Lachini allarga le braccia e continua a confessarsi amante degli animali anche così: «Non c’è nient’altro da fare - proclama - va contenuta la specie anche con soluzioni drastiche. Io faccio abbattimenti sia col fucile calibro 12 sia con la trappola e la gasazione. Mi sono dedicato a questo compito sociale, oltre alla vigilanza ecologica generale, da quando sono in pensione. Ho la competenza su quattro comuni - Carpiano, Locate, Melegnano e San Giuliano - e credo di avere eliminato non meno di mille nutrie da solo in dieci anni. Sembra una cifra enorme ma sono ancora poche rispetto alla popolazione che probabilmente esiste, e infatti la Provincia di Milano sembra che voglia passare al piano di contenimento dodici mesi continui. Se non adottiamo la linea dura, fra un po’ di anni non ci sarà più una roggia che tiene o un orto privato, non dico una cascina, dove resta qualcosa per gli umani. A Carpiano poi abbiamo il problema aggiuntivo del confine con Pavia: la provincia limitrofa non ha un piano efficace di riduzione delle specie infestanti, e quindi mezzo lavoro è vanificato perché gli animali migrano da un territorio all’altro».

Le nutrie assediano la scuola materna, minacciando la sicurezza dei piccoli ospiti. A Carpiano devono intervenire le guardie ecologiche: in un solo giorno oltre quaranta gli esemplari catturati

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