Cambia gestore, cinque senza lavoro

Brutta sorpresa per i dipendenti del distributore

Il 2011 si è chiuso con il licenziamento dei cinque operatori del maxi impianto di carburante Shell di via della Pace a Zivido. Il 31 dicembre è stato l’ultimo giorno di attività e il 2012 si è aperto da disoccupati. Il loro datore di lavoro che gestiva la struttura, una volta scaduto il contratto di comodato e somministrazione con la Shell, in mancanza di rinnovo dell’accordo, si è trovato costretto a licenziare il personale. Sul piano sindacale, secondo la Fisascat, a cui si sono rivolti i lavoratori, loro hanno diritto ad essere nuovamente assunti da chi prenderà in mano le redini dell’impianto di Zivido, collocato nello strategico indirizzo in prossimità dei centri commerciali. Il noto marchio impegnato nella vendita di prodotti petroliferi, ieri dal canto proprio ha comunicato che «i dipendenti hanno una relazione unicamente con il gestore, non con Shell, pertanto se e quando arrivasse un nuovo gestore, questo dovrebbe aprire un nuovo contratto con Shell, ma non avrà alcun obbligo nei confronti dei lavoratori in capo a chi lo ha preceduto». Tra i diretti interessati a questo punto serpeggia amarezza e forte preoccupazione. «In ottobre ci era arrivata una comunicazione riguardo l’interruzione del contratto di gestione, dopodiché con fine dicembre abbiamo finito di lavorare - spiega il 31enne Giuseppe Daltilia -. Attualmente l’impianto è chiuso, ma nei giorni scorsi, sapendo che c’era il passaggio di consegne, ci siamo presentati sul posto per tentare di parlare con i referenti di Shell, senza però ottenere alcun risultato. Ciascuno di noi aveva un contratto a tempo indeterminato e siamo stati lasciati a casa. Temiamo che Shell un domani lo gestisca direttamente, affidandosi a cooperative, noi in ogni caso rimaniamo in contatto con la Fisascat, che si sta occupando del nostro caso. Di questi tempi perdere il lavoro è pesante, ci sono anche colleghi più anziani di me, siamo preoccupati». Il sindacato si mostra determinato. «La legge - afferma risoluta Daima Quintero, dell’ufficio tecnico legale della Fisascat -, prevede il subentro del personale, alle stesse condizioni contrattuali, con il nuovo gestore, anche se si trattasse di una cooperativa. Pertanto ho già detto con i lavoratori, che percepiranno l’indennità di disoccupazione, di tenere alta l’attenzione, in quanto non appena l’impianto riaprirà, il personale dovrà essere nuovamente assunto. Ci siamo già attivati e saremo determinati a tenere alti i diritti dei lavoratori». C’è quindi soprattutto attesa di capire le sorti del punto di riferimento locale dove fare il pieno di carburante. Secondo alcune supposizioni non confermate da fonti ufficiali, la pausa sarebbe infatti solo di carattere temporaneo per alcuni interventi, ma sulla data in cui i distributori torneranno ad essere operativi resta aperto un punto interrogativo. È certo che a questo punto gli operatori attendono un nuovo potenziale datore di lavoro, anche se dall’altra parte la Shell ha chiarito di non essere soggetto in causa.

Giulia Cerboni

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