
Cadavere nel Lambro tra Peschiera e San Donato: è sempre più “giallo”
SENZA NOME Tecnici della manutenzione trovano il corpo di un 40enne nordafricano, disposta l’autopsia
È ancora un giallo la morte dell’uomo riaffiorato dalle acque del Lambro nel fine settimana. Solo l’autopsia potrà chiarire le cause del misterioso decesso, sul quale al momento gli inquirenti mantengono il riserbo più assoluto. Non sono ancora note le generalità della vittima, che non aveva con sé i documenti. L’esame autoptico dovrà stabilire se la morte è avvenuta per annegamento o se invece sono altre le cause. Sempre l’autopsia avrà il compito di appurare a quando risale la morte: se cioè sia avvenuta sabato pomeriggio o se invece il cadavere della vittima si trovasse da più tempo nel Lambro. Sono queste le ultime notizie sulla drammatica vicenda avvenuta nel fine settimana tra Peschiera Borromeo e San Donato Milanese: attorno alle 16.30 di sabato il cadavere dell’uomo è riaffiorato all’altezza delle chiuse non lontano dall’aeroporto di Linate. Immediato è scattato l’intervento dei sanitari del 118, ma non c’è stato nulla da fare: il medico legale non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Dopo aver transennato l’area del tragico ritrovamento, sin da subito hanno preso il via le indagini delle forze dell’ordine per fare piena luce sulle cause della morte. Al momento non è stato possibile identificare l’uomo, che non aveva con sé i documenti. Da quanto è stato ricostruito sinora, si tratterebbe di un 40-45enne verosimilmente di origine nordafricana.
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