Bloccati i cantieri per le case, protesta davanti al Comune a San Donato

GIOVEDI’ SERA Il caso del complesso privato “The Green one” si trascina da anni

Dalla promessa alla protesta, il passo è stato breve. Una cinquantina di persone, ieri sera, si sono date appuntamento davanti al municipio per chiedere – e finalmente ottenere – attenzione su una vicenda che si trascina da anni tra rinvii, silenzi e delusioni. Sono gli acquirenti degli appartamenti del comparto “The Green One”, progetto edilizio mai decollato davvero, rimasto bloccato a metà tra le fondamenta delle tre palazzine e le speranze di chi, da mesi, ha già investito risparmi e pazienza. Le date ufficiali si sono susseguite come caselle di un domino: novembre 2023, poi aprile 2024, quindi fine 2024. Ma intanto, il cantiere è fermo da oltre un mese. «Abbiamo acquistato, alcuni di noi hanno già ordinato i mobili e li tengono in deposito, altri vivono in affitto o dai parenti. E ora? Nulla. Il silenzio è l’unica risposta», lamentano i cittadini che hanno partecipato al presidio.

A peggiorare il quadro – raccontano – sono le condizioni degli edifici: «Piastrelle che si staccano, infissi installati in modo approssimativo, scale scoperte». Una qualità lontana dagli standard promessi. «Vogliamo chiarezza, e sapere se e quando avremo le chiavi delle nostre case». Il sindaco Francesco Squeri ha incontrato i manifestanti garantendo che l’amministrazione non resterà a guardare: «Abbiamo incontrato i rappresentanti della proprietà circa un mese e mezzo fa. Ora è nostro intento riconvocarli la prossima settimana per chiarire la situazione. Il problema è noto, non si può più fingere nulla. Specialmente perché la stessa impresa ha in carico altri progetti sul nostro territorio». Nel mirino anche l’argomento, fatto circolare, secondo cui il Comune non avrebbe ancora concesso l’agibilità agli immobili. Ma la smentita è netta, e arriva dallo stesso primo cittadino: «Non è stata concessa perché mancano ancora i documenti necessari».

ùA confermare le parole del primo cittadino, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Guido Massera, tra i promotori della mobilitazione, che rilancia: «Chiediamo un percorso condiviso per risolvere la questione. Non si può più attendere».

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