Bindi, un maxi bar contro la crisi

Di fronte ad un calo di ordini del 5 per cento, la famiglia Bindi non si è arresa e ha deciso di scommettere ancora una volta su Sesto Ulteriano, con un bar in grande stile, ispirato ai locali delle catene più moderne d’Oltreoceano. Ad una manciata di mesi dal taglio del nastro dei 600 metri quadrati che si affollano nei momenti di colazione, pranzo e apertivi, i numeri hanno dato ancora una volta ragione agli imprenditori storici del territorio che, in un momento di crisi, hanno deciso di investire, scegliendo, tra il raggio di negozi contraddistinti dal marchio Bindi distribuiti tra Milano e hinterland, la parte di San Giuliano che ospita lo stabilimento semi-artigianale di dolci. Nonostante la concorrenza di alcuni complessi commerciali sorti recentemente che ospitano punti di ristoro, l’attività si è affermata con un passaggio che varia tra i 2mila 500 e i 3mila clienti alla settimana, i quali hanno eletto “Bindi & Caffè” tra i propri punti di riferimento dove consumare un pranzo veloce e poi ripassare nel fine settimana per il gelato.

Un’attività che ha significato occupazione, con 23 dipendenti che si muovono dietro le quinte del nuovo indirizzo che lavora, nonostante siano tempi in cui la gente fa più attenzione al portafoglio. «L’apertura del locale - spiega Fabio Casati, responsabile della gestione -, è frutto di un attento studio riguardo le tendenze e i modelli più innovativi di ristorazione. È nato così un progetto, seguito direttamente dalla famiglia Bindi, che sta dando importanti risultati in termini di affluenza e di gradimento, con un incremento di utenza a doppia cifra riguardo l’attività del negozio, frutto di un lavoro che è durato due anni». La formula vincente? L’esperto che ben conosce i preparativi per far decollare un ricercato spazio con attiguo punto vendita di prodotti, non ha dubbi: «Hanno vinto la ricerca di innovazione sempre abbinata alla qualità del marchio inseriti in una tipologia di locale su cui nessuno sino ad ora sul territorio aveva avuto il coraggio di scommettere».

A partire dalle scorse settimane è stata introdotta l’apertura serale il venerdì, sabato e domenica, fino alle 23. La notizia si è sparsa rapidamente soprattutto nella frazione di Civesio, che lamenta da tempo un clima di isolamento e di carenza di luoghi di aggregazione. Certo, in questa stagione gli avventori prendono particolarmente di mira la veranda, che con i suoi 30 posti a sedere nei prossimi mesi sarà sempre più contesa.

Nella parte di frazione industriale collocata a poche centinaia di metri dal confine di San Donato, dove prosegue il susseguirsi di fabbriche, si è così accesa un’insegna che ha significato posti di lavoro, dando un nuovo punto di riferimento per le pause dolci, ma anche salate, dei sangiulianesi e di chi a Sesto Ulteriani ci lavora.

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