Bindi, in 150 sul filo del rasoio

Una proposta sul tappeto per scongiurare la mobilità di 150 lavoratori Bindi. Il colosso dolciario di Sesto Ulteriano ha presentato un piano che, se sottoscritto dalle unità sindacali e sostenuto quindi dalla maggioranza dei lavoratori, si tradurrà innanzitutto nella cassa integrazione straordinaria per due anni, insieme ad altre misure per ridurre i costi in una fase in cui, a fronte della crisi, Bindi a fine settembre aveva annunciato un piano di ristrutturazione aziendale. Nel caso in cui la proposta venisse bocciata, l’azienda ha già consegnato una bozza del documento con cui verrebbe fatta partire la mobilità.

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