Autobus, stangata prima delle ferie

 La stangata arriverà prima delle ferie: ad agosto scatterà infatti l’aumento dei biglietti dei bus.

Regione Lombardia ha già annunciato da tempo il secondo “ritocco” straordinario delle tariffe sul trasporto pubblico locale, una notizia che ha mandato su tutte le furie i pendolari. Comune e Provincia di Lodi dovranno prendere una decisione la prossima settimana, gli uffici sono già al lavoro per trovare una soluzione. Palazzo Broletto sta cercando un modo affinché il costo dei ticket non sia completamente a carico degli utenti, l’argomento sarà discusso nella giornata di lunedì, quando la giunta Guerini si riunirà.

A febbraio il prezzo di una corsa era passato da 0,90 centesimi a 1 euro e 20 centesimi, in quell’occasione l’assessore comunale alla viabilità Simone Uggetti aveva sottolineato che non si trattava affatto nè di una scelta compiuta a cuor leggero nè di una decisione presa in autonomia: tutto dipendeva dai tagli del governo alle Regioni. Una sforbiciata che per la Lombardia ammontava a circa 58 milioni di euro in meno solo per il trasporto pubblico locale.

A palazzo San Cristoforo l’assessore alla partita Nancy Capezzera ha già incontrato la scorsa settimana le tre società che gestiscono i bus sulle tratte provinciali. «L’amministrazione deve approvare la delibera entro il 28 luglio - spiega -, abbiamo fissato in calendario un altro appuntamento con Line, Star e Fortis perché abbiamo chiesto alle tre società alcuni dati e alcune informazioni. Non abbiamo ancora stabilito in che misura le tariffe aumenteranno, però chiediamo ai protagonisti del settore una crescita della qualità del servizio. Stiamo facendo tutte le verifiche del caso per capire come muoverci».

Nel frattempo ieri hanno incrociato le braccia i lavoratori, che chiedono il rinnovo del contratto. Negli ultimi giorni, inoltre, è partita una vera e propria mobilitazione nelle stazioni: Cgil e Pd hanno dato il via al volantinaggio per protestare contro i rincari.

«Ieri (mercoledì per chi legge, ndr) abbiamo organizzato un presidio a Lodi e Codogno davanti alle stazioni dei pullman - dichiara Guido Scarpino, segretario provinciale della Filt Cgil -, abbiamo distribuito 1500 volantini e la gente non ne ha buttato via nemmeno uno. Tutti sono molto arrabbiati per gli aumenti, anche perché l’efficienza e la qualità del servizio non sono cresciute. Anzi, le cose sono rimaste tali e quali. L’unico fatto positivo è l’arrivo della S1, la linea veloce Lodi-Saronno. Anche i lavoratori sono stufi di perdere quattrini in scioperi quando il contratto è scaduto ormai da anni - aggiunge Scarpino -, non ci sono adeguamenti salariali. A forza di tirare la corda si diffonderanno iniziative sempre più radicali, andrà a finire che si bloccheranno le città, non c’è un interlocutore serio con cui confrontarsi». Secondo i dati del sindacato, sul territorio lo sciopero ha ottenuto un’adesione elevata sia alla Star (solo due lavoratori non hanno partecipato) che alla Line (si è passati dal 60-65 per cento di partecipanti del mattino al cento per cento del pomeriggio).

La mannaia dei rincari nel settore dei trasporti pubblici torna ad abbattersi sui viaggiatori del Lodigiano e del Sudmilano: questa volta è il turno degli autobus, i cui biglietti subiranno un nuovo aumento a partire da agosto. La Provincia di Lodi conta di decidere l’applicazione della direttiva entro il 28 luglio, a palazzo Broletto invece lunedì si riunirà la giunta Guerini

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