Arrivano i pompieri al Predabissi per sfilare l’anello di un 14enne

Non riesce a togliere l’anello di metallo dal dito, arrivano i vigili del fuoco all’ospedale di Vizzolo. È successo a un ragazzino di 14 anni di Paullo, a metà della scorsa settimana. La mamma, Maria Teresa Langella, non sa come ringraziare i vigili del fuoco di Lodi che hanno liberato suo figlio da quell’anello che gli faceva male e che aveva addirittura gonfiato la mano del ragazzo.

A levarlo avevano provato i chirurghi con il bisturi, ma ben due strumenti si erano rotti, poi i pediatri e gli operatori del pronto soccorso con l’olio di vaselina. Ma l’anello non voleva saperne di uscire. Così medici e infermieri hanno deciso di chiamare i vigili del fuoco di Lodi. Questi ultimi sono arrivati con una squadra dalla caserma di San Bernardo e con i loro attrezzi e tanta pazienza hanno risolto il problema.

«Sono stati bravissimi e vorrei ringraziarli - commenta la mamma -. Martedì pomeriggio sono andata in piscina con mio figlio. Quando siamo usciti il ragazzo non riusciva a togliere l’anello di metallo che portava nel terzo dito della mano destra. Si lamentava che aveva male e non riuscivamo a fare nulla. Il dito si è gonfiato, così a casa abbiamo provato con il tronchesino a togliere l’anello che aveva nel dito da una settimana, ma non siamo riusciti. Così il giorno dopo siamo andati al pronto soccorso di Vizzolo. Erano le 17.15, siamo rimasti in ospedale fin quasi all’una di mattina. Hanno detto che era la seconda volta che succedeva una cosa così in Italia. A intervenire sono stati gli operatori del pronto soccorso, poi i chirurghi e i pediatri del reparto, ma non è stato possibile liberare la mano di mio figlio. I chirurghi hanno provato con il bisturi, ma si sono rotti gli strumenti due volte. Gli operatori sanitari hanno provato con l’olio di vaselina e in altre maniere, ma non c’è stato nulla da fare. Alle 22.15 sono arrivati i vigili del fuoco di Lodi. In due ore, piano piano, con il seghetto e le tenaglie, sono riusciti a togliere l’anello. A mezzanotte e un quarto il dito di mio figlio era libero. I vigili del fuoco di Lodi sono stati davvero bravi. Grazie a tutti».

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