Anziana truffata da finti tecnici del Cap
«Abbiamo parlato con sua figlia»: via soldi e gioielli a una 83enne
Donna di 83 anni truffata da due finti tecnici del Cap. È successo martedì mattina a Sordio, in via Garibaldi, ma ora l’allarme sulla presenza di una banda di truffatori “rimbalza” da un comune all’altro di quella zona e l’appello lanciato dalle forze dell’ordine agli anziani è quello di fare massima attenzione.
A Sordio sono spariti circa 500 euro in contanti e tutti i gioielli che la signora teneva in casa, per un valore comunque più affettivo che economico. Subito sono stati avvertiti i carabinieri di Tavazzano e la polizia locale di Sordio, che hanno iniziato subito le ricerche. I truffatori si erano allontanati su un’auto scura.
La donna vive sola in una villa di via Garibaldi, una strada chiusa vicina alla via Emilia e a via Papa Giovanni XXIII. Martedì mattina sua figlia, come sempre, era andata a trovarla prima di andare al lavoro, e quando è scesa in strada ha visto un’auto che faceva manovra con a bordo due persone. Non ci ha fatto molto caso ed è andata via. Un attimo dopo quelle due persone hanno bussato alla porta dell’83enne. «Abbiamo parlato un attimo fa con sua figlia, ci ha detto di salire pure per fare il controllo» hanno detto. Così la porta si è aperta e loro sono entrati. Erano italiani, di mezza età, con il giubbotto arancione tipico dei tecnici incaricati di fare controlli.
Hanno detto di essere della ditta che distribuisce l’acqua nel comune, il Cap, e che dovevano fare una verifica sulle condotte dell’acqua. «Useremo degli strumenti che possono rovinare gli oggetti in oro e i soldi - hanno aggiunto -; se ne possiede, li tiri fuori dai cassetti e li metta sul letto». Lei non ha sospettato di nulla e ha fatto come le veniva detto. I due malviventi a quel punto le hanno chiesto di andare in bagno ad aprire i rubinetti dell’acqua: lei è andata e loro hanno preso soldi e gioielli e sono fuggiti via, lasciandosi la porta aperta alle spalle. Quando la signora è tornata in camera, si è accorta di essere stata ingannata e derubata.
Sul posto sono arrivate subito le forze dell’ordine. Ma la vittima purtroppo non ha saputo fornire molte informazioni sui due truffatori, solo che erano italiani e di mezza età. Ora sono in corso le indagini. Il timore è che la banda possa colpire ancora e per questo l’allerta è ai massimi livelli.
La vittima della truffa, invece, martedì era sotto choc, spaventata e incredula per aver potuto “abboccare” a un raggiro simile. «E dire che di solito è molto prudente e non apre mai la porta a nessuno» dice chi la conosce. Ma forse l’aver detto di aver parlato prima con la figlia ha permesso ai malviventi di avere la piena fiducia della donna.
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