Ancora truffe agli anziani a San Donato e San Giuliano

C’è chi si spaccia per vigile, chi addetto del Comune, chi ancora collaboratore dell’amministratore condominiale. Ma in realtà sono solo dei truffatori, interessati ai soldi delle loro vittime, tutte persone anziane. Dopo la truffa tentata e fallita da un finto amministratore condominiale a San Donato mercoledì scorso, giovedì sono stati denunciati altri due episodi, andati a segno, a San Giuliano e a San Donato.

A San Giuliano, in via Labriola, è entrata in azione una signora con il complice. Ha suonato la donna, presentandosi e dicendo di essere stata mandata dal Comune di San Giuliano. La vittima, una signora di 83 anni, che era in casa da sola, ha aperto la porta.

Una volta dentro la truffatrice, che era in compagnia di un collaboratore (un uomo apparentemente sui quarant’anni, come lei), si è accomodata in soggiorno. Ha spiegato di essere lì per presentarle una nuova scheda per ottenere sconti che avrebbero consentito di risparmiare sull’acquisto dei farmaci. Bastava versare solo 50 euro. Prima però doveva controllare l’età della signora e la tessera sanitaria. Ha appuntato il numero di codice del badge regionale, ha incassato i 50 euro e poi ha chiesto informazioni sulla sua famiglia. L’ha convinta a mostrarle gli esami e le cartelle cliniche che aveva a disposizione, che l’anziana circuita teneva in camera da letto. Qui i truffatori hanno trovato anche una busta con i risparmi della donna, circa 2mila euro, che ovviamente sono scomparsi insieme alla coppia di finti addetti del Comune.

Nel pomeriggio di giovedì un’altra truffa è stata compiuta in via Adda, a Certosa di San Donato. L’autore del raggiro era un finto agente di polizia locale, sui 35 anni, che si è presentato senza divisa ma con un cappellino in testa al cospetto di una coppia anziana. E, senza batter ciglio, li ha informati che il figlio aveva avuto un incidente ed era trattenuto alla caserma della polizia di Melegnano. Bisognava versare una grossa somma come anticipo per l’iter burocratico. Le vittime, colte di sorpresa, hanno domandato perché fosse in abiti civili, ma lui ha risposto che per queste cose non era necessario. E per tranquillizzarli, dopo essersi fatto dare il numero di casa, li ha perfino fatti parlare con il figlio (chiaramente un complice, che ha chiamato con un numero privato). Tanto è bastato per far consegnare nelle mani del finto vigile tutto quello che avevano in casa. Ma fortunatamente solo quello, perché quando l’anziana si è recata in banca per ritirare altro denaro, l’addetto allo sportello l’ha fermata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA