Ancora incertezza sulla tendopoli per 300 profughi a Peschiera Borromeo
Venticinque sindaci dell’area metropolitana milanese sono stati convocati ieri pomeriggio a palazzo Isimbardi a Milano da Giuseppe Sala per discutere di profughi e richiedenti asilo (nella foto,ndr). Anche su come ricollocare quelli attualmente in centri di permanenza di Milano: il capoluogo infatti è arrivato a superare i 3mila rifugiati dentro la cerchia comunale. Ma la zona omogenea Sud-Est (cioè tutta quella da San Donato Milanese a San Colombano) è stata esclusa dal primo contatto che il vincitore delle comunali di giugno ha voluto soprattutto con quei Comuni che ancora non ospitano nessun migrante.
È quindi piuttosto improbabile che dal vertice arrivino nuovi fulmini a ciel sereno o direttive scomode da gestire, tipo la tendopoli da 300 posti di Bellaria. È proprio il sindaco di Peschiera Borromeo Caterina Molinari a precisare che Peschiera non era fra i centri invitati da Sala, e che quindi la riunione poco o nulla ha aggiunto all’area di transito per richiedenti asilo che forse si farà, forse no, in via Liberazione: «non abbiamo ricevuto comunicazioni in merito alla riunione di ieri - così la prima cittadina - poiché Peschiera ospita già 45 migranti. Il sindaco di Milano e metropolitano aveva precisato di voler contattare con questo primo faccia a faccia amministrazioni che potrebbero reperire spazi di accoglienza ma per varie motivazioni sono contro la possibilità». San Donato Milanese ha 15 presenze, e infatti ieri non aveva ricevuto l’invito. Melegnano non ha migranti direttamente a carico dell’ente locale, del comune, ma non è stata contattata: «Non ci hanno chiesto di salire a palazzo Isimbardi», precisa il sindaco Vito Bellomo. Il collega assessore Fabio Raimondo (Politiche sociali) ribadisce i numeri della presenza di immigrati richiedenti asilo sul territorio del Distretto sociale Sud-Est (sede a San Donato). O meglio: la capacità di accoglienza, perchè le persone non sono mai le stesse.
A definire il numero è la potenzialità di insediamento:«Il Distretto sociale Sud Est si è fatto carico di 247 presenze - così Raimondo - 170 a San Zenone con la fondazione Fratelli di San Francesco; 20 a San Donato, 30 a San Giuliano, 27 a Vizzolo (a cui vanno aggiunti i 45 di Peschiera, tecnicamente fuori distretto, nda). Nei giorni scorsi ho già sottolineato i rischi e la gravità del possibile insediamento di nuovi migranti con un’intesa diretta Prefettura-associazioni, perchè poi fatalmente simili meccanismi si ripercuotono sui bilanci sociali del distretto e dei Comuni». Quanto all’incontro a Milano, al termine Sala ha rilasciato questa dichiarazione: «Ho voluto intorno a me una ventina di sindaci e non tutti e 134 perché il mio non voleva essere un monologo ma volevo sentire loro e avendone pochi intorno al tavolo ognuno ha potuto dire la sua» parlando di «un buon livello di collaborazione sul tema» riscontrato fra i 19 sindaci che hanno risposto all’invito.
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