All’ospedale di Vizzolo nasce una task force per combattere i tumori

Una struttura semplice di oncoematologia per l’ospedale di Vizzolo. Con due dottoresse dedicate totalmente alla cura dei tumori del sangue. Ad annunciarlo è stata ieri, la direzione ospedaliera di Vizzolo, ache se le nomine non sono state ancora deliberate.

«Si tratta di una iniziativa importante - spiega Andrea De Monte, direttore della struttura complessa di oncologia e del 12esimo dipartimento oncologico -; in questi anni abbiamo implementato l’attività oncologica e aderito alla rete ematologica lombarda. Il nostro intento è soddisfare sempre più le esigenze dell’utenza. Il direttore generale Angelo Cordone ha dato un grosso contributo alla realizzazione della struttura. È stato lui, personalmente, a volerla. Siamo entrati nella rete che coordina tutti i centri che si occupano di oncoematologia e che ci consente di collaborare con i principali istituti oncologici. Il nostro motto “Non curare, ma prendersi cura” rispecchia l’idea di fare un’oncologia incentrata sull’uomo, che abbia sempre in primo piano l’attenzione al paziente. Quest’ultimo non è un mero protocollo. La nostra attenzione all’utenza ci ha portati anche ad aderire al progetto per fornire un supporto psicologico al paziente».

Da oggi, insomma, nella divisione di oncologia (15 letti di degenza più un day hospital che permette di gestire terapie giornaliere con ricoveri ospedalieri e una camera a bassa carica batterica) l’attenzione per i tumori del sangue, linfomi, leucemie e mielomi multipli, sarà maggiore. «Vogliamo sviluppare la collaborazione anche con l’ospedale di Lodi e il primario Giovanni Ucci - spiega De Monte - per ottimizzare alcuni percorsi di cura. Avere delle persone maggiormente dedicate al trattamento di queste patologie oncologiche rappresenta una garanzia di qualità per il paziente».

Il progetto si inserisce nell’ambito dei nuovi interventi della neonominata direzione aziendale.

«Si tratta di interventi significativi - afferma Cordone - che si muovono su diversi fronti: il primo è quello delle risorse umane: abbiamo acquisito, infatti, nuove figure di elevato spessore professionale. L’Azienda ospedaliera è molto soddisfatta della recente nomina di Giovanni Marino e Matteo Viscardi, rispettivamente i nuovi primari di anestesia e rianimazione e di pediatria del presidio di Vizzolo. Essi concorreranno, insieme ai primari di urologia e ginecologia e ostetricia di prossima nomina, a qualificare ulteriormente le prestazioni dell’Azienda ospedaliera di Melegnano. Il secondo ambito di intervento è quello che interessa il campo tecnologico, attraverso l’installazione di nuove apparecchiature a tecnologia avanzata. Il terzo coinvolge i presidi con le opere di ristrutturazione e riqualificazione; proseguono con regolarità poi gli importanti interventi edilizi e strutturali avviati negli anni scorsi; si possono vedere già i primi risultati». «Filo conduttore di tutte le azioni – aggiunge il direttore sanitario Pasquale Pellino - è quello di mettere in rete gli ospedali, fare in modo che il lavoro svolto in una sede sia reso disponibile anche per un’altra».

«Tra settembre e la fine dell’anno - , annuncia l’azienda -, è prevista anche la messa in funzione della diagnostica di risonanza magnetica nucleare installata nei mesi scorsi».

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