All’ospedale Predabissi una nuova Tac da 400mila euro

Nuova Tac da 400mila euro per l’ospedale di Melegnano-Vizzolo, lunedì pomeriggio il taglio del nastro. Arriva anche l’assessore regionale alla sanità Giulio Gallera: «Il Predabissi sempre più all’avanguardia». Partecipata da medici, infermieri e personale sanitario, l’inaugurazione è avvenuta nel reparto di radiologia del Predabissi alla presenza del direttore generale dell’Asst di Melegnano e della Martesana Mario Alparone e del sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli con l’assessore ai servizi sociali Ambrogio Corti.

«Si tratta di una Tac a 64 strati costata 400mila euro, che conferma la grande attenzione della Regione Lombardia nei confronti dell’Asst di Melegnano - ha ribadito proprio Alparone -. Basti pensare che, durante il mio mandato lungo un anno e mezzo, il Pirellone ha stanziato ben 35 milioni di euro a favore dei nostri ospedali, tra i quali sono ricompresi i 27 milioni per ristrutturare il presidio di Vizzolo e Melegnano con il totale rifacimento dei reparti di degenza. In questo caso l’intervento di carattere pluriennale deve ancora prendere il via, ma per il resto la scorsa estate abbiamo già inaugurato il laboratorio analisi: oggi tocca invece alla seconda Tac del nostro ospedale, che ci darà tra l’altro l’opportunità di snellire le liste d’attesa. Entro l’anno, infine, sarà la volta delle otto nuove sale operatorie: alla messa a disposizione di risorse tanto rilevanti, segue insomma la realizzazione di interventi concreti».

Anche il sindaco di Melegnano Bertoli ha ribadito l’eccellenza raggiunta dall’ospedale Predabissi, mentre l’assessore Gallera ha confermato la centralità del Predabissi nei piani di investimenti di Regione Lombardia. «L’obiettivo è quello di migliorare la presa in carico dei pazienti cronici e fragili, che rappresenta di fatto l’anima della riforma sanitaria regionale - sono state le sue parole -. Proprio nell’ottica della nostra riforma, la Tac altamente sofisticata consentirà di contenere al massimo la quantità di radiazioni irradiate, aspetto fondamentale soprattutto per i pazienti oncologici costretti a continui controlli diagnostici». Attualmente sono nell’ordine delle 6.800 le Tac eseguite annualmente al Predabissi, che da sempre rappresenta un punto di riferimento per l’intero territorio del Melegnanese. «Si tratta di una Tac al passo con i tempi, che consente anche la refertazione da remoto, grazie alla quale sarà possibile migliorare la qualità e la precisione diagnostica - hanno chiarito infine l’ingegnere clinico del Predabissi Carla Amadio e il primario del reparto di radiologia Domizio Rolla -. Proprio grazie ad uno strumento tanto innovativo, avremo l’opportunità di eseguire la cardio-tc e la colonscopia virtuale, due esami che erano di fatto impossibili con la vecchia Tac».

© RIPRODUZIONE RISERVATA