Adesso a San Donato rubano dappertutto

Portoni condominiali forzati e auto sfondate con pezzi di tombino da chi cerca soldi

C’era una volta la Metanopoli di Enrico Mattei, quartiere modello con tanti alberi e tanto lavoro sicuro e pulito, quello negli uffici del Gruppo Eni. Adesso invece all’ombra dei grattacieli rubano dappertutto e la stazione ferroviaria pensata per offrire mobilità green per i pendolari del terziario fa paura a tutte le ore per le cattive frequentazioni. Continuano senza tregua le spaccate nei negozi tra San Donato e la periferia sud di Milano, ma intanto si stanno registrando anche furti negli appartamenti, effrazioni delle portinerie dei condomini, auto vandalizzate e casi di cittadini che vengono rincorsi da tossicodipendenti in astinenza che chiedono loro le monete.

Il territorio che si affaccia sul capoluogo lombardo sta continuando a pagare un pesante scotto alla massiccia presenza di tossicodipendenti che, a seguito dello smantellamento del boschetto di Rogoredo e delle zone limitrofe, negli ultimi mesi si sono spostati nei centri urbani più vicini. Le segnalazioni ormai si rincorrono senza tregua con tanto di riprese delle telecamere private di alcuni complessi condominiali dove si vedono anche dei manipoli di intrusi che tentano di scassinare le porte delle parti comuni dei palazzi.

Risale a sabato l’auto posteggiata in via Pace che è stata vandalizzata con un tombino da qualche soggetto che probabilmente era in cerca di qualcosa da rubare nell’abitacolo, anche semplicemente qualche moneta.

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