A Melegnano prende il volo l’ospedale di comunità da nove milioni, sarà pronto entro il 2026

Il complesso sorgerà nella zona di via San Francesco e sarà dotato di una trentina di posti letto

«Con i lavori per l’ospedale di comunità destinati a partire tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, troveranno posto nelle vie Pertini e VIII Giugno le case di comunità provvisorie del Melegnanese». L’ha affermato nella tarda mattinata di ieri il direttore generale dell’Asst Melegnano Martesana Francesco Laurelli, che ha fatto così il punto su un doppio intervento di carattere socio-sanitario molto atteso su tutto il territorio.

«Per quanto riguarda il futuro ospedale di comunità, siamo nella fase progettuale - sono state le sue parole -: l’intervento dovrebbe prendere il via tra la fine del 2023 e l’inizio del prossimo anno, la conclusione è prevista entro il 2026. In attesa della realizzazione ex novo dell’ospedale di comunità, diventa in ogni caso necessario individuare una casa della comunità provvisoria, che troverà posto da un lato nell’ex sede Asl in via VIII Giugno e dall’altro nell’immobile di proprietà comunale in via Pertini, dove già oggi vengono peraltro svolti servizi di carattere socio-sanitario». Destinato a servire i Comuni di Melegnano, Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, San Zenone e Vizzolo, l’ospedale di comunità vedrà la luce su un’area pubblica in via San Francesco nella periferia nord della città sul Lambro, mentre l’intervento dal costo totale di 9 milioni di euro verrà coperto con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Proprio in vista della maxi-operazione, l’amministrazione di centrodestra ha previsto nel Piano opere pubbliche 2024 uno stanziamento di 300mila euro per costruire un parcheggio nella zona dell’ospedale di comunità, che servirebbe gli utenti in arrivo dall’intero territorio attorno a Melegnano. In base a quanto ipotizzato in sede di presentazione complessiva del progetto, la struttura socio-sanitaria ospiterà al suo interno una serie di aree ad hoc dedicate ai prelievi e alle vaccinazioni, alle cure primarie, alla continuità assistenziale e ai laboratori specialistici, come ad esempio quello cardiologico, pneumologico, oculistico e ortopedico. Il tutto completato da una zona di ricovero breve con la previsione di una trentina di posti letto, che saranno in particolare riservati ai pazienti bisognosi di interventi sanitari a bassa intensità clinica. Sarà proprio la presenza dei posti letto a differenziarlo dalla casa della comunità, i cui servizi per il resto saranno molto simili, ma non è neppure esclusa la presenza di appositi spazi da destinare ai medici di famiglia.

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