A Melegnano cresce la protesta per la mancanza dei medici di base

Carmine e il Montorfano sono senza dottore, un’emergenza che si trascina da tempo

«Con la dottoressa Maria Cristina Basso che ha lasciato Melegnano, il Carmine e il Montorfano sono rimasti senza neppure un medico di famiglia». In questi giorni i melegnanesi hanno rilanciato l’emergenza dei due popolosi quartieri nella periferia nord della città, a denunciare la quale non più tardi di qualche settimana fa ci aveva pensato il leader territoriale della Lega Cristiano Vailati, occasione nella quale era stato organizzato anche un sit-in di protesta in via Dante Alighieri. «Il sostituto della dottoressa Basso riceve in tutt’altra parte della città, non certo semplice da raggiungere per noi anziani, che non di rado siamo peraltro afflitti da diversi problemi fisici - sono sbottati ancora ieri i residenti dei due quartieri -. Oltre al danno c’è pure la beffa, complice la segreteria telefonica intasata per le decine di messaggi ricevuti, nell’ultima settimana non è neppure possibile contattarlo». Con i sei medici titolari andati in pensione negli ultimi due anni, a Melegnano l’emergenza si trascina da ormai diverso tempo, il motivo è legato anche al fatto che solitamente gli incaricati temporanei rimangono in città solo pochi mesi: ma come ribadito a più riprese dagli stessi pazienti sempre più amareggiati, questo continuo valzer di camici bianchi non agevola certo quel rapporto di fiducia reciproca tanto necessaria in casi simili. Tanto più in un periodo delicato come questo quando, complice l’incubo Covid degli ultimi due anni, il medico di famiglia è destinato a giocare un ruolo ancora più fondamentale. Proprio per far fronte alle criticità segnalate da ormai diverso tempo, a fine 2021 l’Ats ha annunciato l’arrivo di un nuovo medico nella città di Melegnano.

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