Prima fu l’età del rame, poi quella dell’acciaio e della ghisa, infine quella dell’alluminio. Non è un confusionario visionario elenco delle fasi della preistoria, ma l’esatta cronologia dell’evoluzione ed allargamento degli obiettivi dei furti di metalli degli ultimi anni. Un fenomeno che sembra non conoscere tregua, perché se prima pareva circoscritto al rame, oggi sembra ormai che tutto faccia gola ai predoni specializzati in materiali ferrosi: dai chiusini in ghisa rubati lungo le strade (episodi che erano stati segnalati a Tribiano e a Paullo) fino ai tabelloni in lamiera che servono per affiggere i manifesti elettorali presi di mira proprio in questi giorni. Qualcuno, nei giorni scorsi, ha fatto “pulizia” nel comune di Mediglia impadronendosi di una decina di pannelli, che erano collocati in varie frazioni durante le elezioni.
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