A Casalmaiocco la Tem andrà sotto terra
La costruzione del tunnel di 455 metri è ormai
in fase avanzata: l’autostrada sparirà alla vista
e riemergerà solamente nell’area di Paullo
Questo è il punto dove i cantieri Tem, nel “lotto C”, sono iniziati prima. Era luglio 2012, diciotto mesi fa, quando i cartelli “bonifica ordigni bellici” apparsi di fronte a cascina Cologno hanno fatto capire che la nuova autostrada cominciava a fare sul serio. A Casalmaiocco, particolare importante, spariscono anche i pilastri della Tem che invece caratterizzano la concezione dell’autostrada da Cerro al Lambro a Vizzolo Predabissi.
Qui la tangenziale A58 sarà sostanzialmente a livello suolo, con un modesto rilevato di due metri, e in questo modo proseguirà praticamente fino a Paullo. Le “zampe” dell’autostrada a sei corsie, che i riozzesi dovranno abituarsi a vedere, in questa tratta non sono necessarie. Piuttosto può essere legittimo domandarsi se il tunnel rimarrà come è, con la copertura di cemento a vista, oppure finita l’opera si cercherà di occultarlo in qualche modo.
La risposta è nel “Psa 4- Cavo Marocco a Cologno”, cioè nel progetto ambientale speciale cavo Marocco, che promette l’annullamento nei limiti del possibile dell’impatto visivo della struttura. Il “triangolo” intercluso fra Cologno, l’area produttiva della Madonnina e la rotonda delle Quattro Strade di Dresano dovrebbe rimanere verde. Il progetto speciale ambientale parla di « abbondante strutturazione di tipologie a verde che manterrà le relazioni visive fra i due nuclei».
In pratica da Cologno si continuerà a vedere la Madonnina e viceversa. Agricolo, comunque, questo “soffitto della galleria” non tornerà più: l’idea portante è di farne un’«area verde di pubblica fruizione» fra Dresano e Cologno. Oltre la provinciale 138 Pandina, puntando verso nord-est, la Tem “riemergerà” all’aperto. Ed andrà avanti così praticamente fino a Paullo, correndo in una zona completamente verde al confine fra le province (o ex tali) di Lodi e Milano. Spingendosi oggi in certe aree di scavo come quella fra le cascine Virolo di Mulazzano e Belpensiero di Dresano l’apparizione di gru e rimorchi di tir ha qualche cosa di “metafisico”. È arduo definire “Milano” un contesto simile. Ma i progettisti e gli urbanisti Teem hanno spiegato in ogni modo, negli scorsi dieci anni, che la A58 non serve ad «andare a Milano», bensì a girarci attorno meglio, e questo vale soprattutto per i trasporti pesanti.
La Tem si infila proprio nel corridoio fra Virolo e Belpensiero, una strettoia accanto al cavo Marocco. Nei primi progetti Tem qui era previsto un secondo casello dopo quello di Vizzolo Predabissi, poi eliminato. Un’opera rimasta è invece la circonvallazione est di Dresano (variante Sordio-Bettola), che non sarà “complanare” alla tangenziale ma fra Belpensiero e Dresano.
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