A Carpiano la guerra degli autovelox

Si inasprisce la “guerra” degli autovelox sulla Binasca fra la Provincia di Milano e il Comune di Carpiano. Palazzo Isimbardi passa alla linea dura e multa il municipio “ribelle” con 804 euro e l’obbligo a smantellare il rilevatore di velocità di Francolino. Ma il Comune resiste e va per i ricorsi legali: «Sappiamo quello che facciamo - così il sindaco Francesco Ronchi - a Francolino un rilevatore ci vuole. Sono dieci anni, non dieci giorni, che volevamo posizionarlo». A Carpiano è pieno braccio di ferro fra l’autorità provinciale e quella locale su chi deve fare il primo passo indietro.

La situazione di partenza è la “coabitazione” fra tre rilevatori nel giro di pochi chilometri. Tutti sono tarati sui 70 all’ora come velocità massima. Ma due portano il simbolo della Provincia, quelli all’altezza di cascina Pojago, in uscita dal territorio comunale verso Siziano e Locate. Uno, uno solo perchè c’è su una carreggiata sola (la Binasco-Melegnano), è invece targato comune ed è posto un po’ prima dell’area industriale di Francolino. Tre occhi elettronici scrutano la velocità, scattano foto e staccano fior di multe che vanno da quella base, 39 euro, alle sberle da 200 euro e oltre per chi si crede un pilota di Formula 1.

La Provincia di Milano è convinta che tre sono troppi, che danno un effetto “terrore” e soprattutto, che Carpiano non aveva le carte in regola per piazzare il suo il 12 agosto scorso. «Nelle ultime settimane abbiamo tenuto spenti i rilevatori di Pojago finchè si è potuto - annota Giovanni De Nicola, assessore ai trasporti nella giunta Podestà - ma poi io non posso bloccare mesi la polizia provinciale. Quindi abbiamo proceduto al verbale, imponendo all’amministrazione una sanzione di 800 euro e l’obbligo di ripristino dello status quo ante, cioè rimuovere il suo t-red e lasciare la strada libera». «Carpiano non ha l’autorizzazione sufficiente per l’impianto - batte il chiodo De Nicola - Hanno un documento prefettizio del 2004, peraltro rilasciato per mettere l’autovelox al km 13 e non 14, che non supplisce all’autorizzazione nostra, quella provinciale». «Se l’autorizzazione del 2004 non sia più valida lo vedremo, o meglio lo vedranno i nostri legali che hanno preso in mano le carte e stanno approfondendo - ribatte il sindaco Ronchi, il quale ribadisce che « a Francolino c’è un attraversamento pedonale significativo della provinciale, con i lavoratori dell’area produttiva che vanno a prendere il bus sull’opposta corsia Binasco-Melegnano e rischiano di essere travolti. Bisognava fare qualcosa». Il vicesindaco e assessore al bilancio Gaetano Tosi annota altri aspetti nell’ideazione del punto di controllo della velocità: «Se ci pensiamo da dieci anni, vuol dire che Francolino è veramente un nodo critico. Se magari la Provincia ci avesse fatto una telefonata a giugno consultando il Comune su dove mettere i suoi impianti, magari avremmo suggerito noi Francolino. E quindi si risparmiava questo avvitarsi in polemiche».

Si inasprisce la “guerra” degli autovelox sulla Binasca fra la Provincia di Milano e il Comune di Carpiano. Palazzo Isimbardi passa alla linea dura e multa il municipio “ribelle” con 804 euro e l’obbligo a smantellare il rilevatore di velocità di Francolino

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