Zenga ritrova il gol grazie a papà Walter

Hai voglia a sentirti dire che il gol non è tutto, che vanno bene anche gli assist e che, prima o poi, ti sbloccherai. Se sei un centravanti, come Jacopo Zenga, ti alleni, mangi e dormi pensando ad andare a segno. E, se non ci riesci, non puoi dire che sia tutto, ma proprio tutto, a posto. Dopo le prime tre partite di campionato a secco, domenica il bomber del Cavenago Fanfulla è riuscito ad andare in gol. La sua doppietta ha trascinato i bianconeri al rotondo successo sulla Luciano Manara. Sono tanti, il giorno dopo, i pensieri dell’ex centravanti del Casale Monferrato. Pensieri felici, dopo una notte serena: «Ho dormito alla grande, finalmente. Non che le notti dopo le prime tre partite fossi rimasto insonne, ma è inutile fingere: quando un centravanti non segna, gli manca qualcosa. E io non faccio eccezione». Jacopo ha voglia di fare tre ringraziamenti. Il primo è alla fidanzata Erica, a cui domenica ha dedicato la doppietta: «Nelle scorse settimane ha sopportato i miei borbottii: mi ha capito, mi ha aiutato e adesso è felice anche più di me». Il secondo grazie è per il papà Walter. L’allenatore della Sampdoria ha messo lo zampino nella doppietta del figlio: «Giovedì scorso - rivela Jacopo - mi è arrivato un pacco da Genova. Papà mi ha regalato un paio di scarpe che ho provato sabato mattina. Ho deciso di usarle a Barzanò e, poco ma sicuro, mi hanno portato bene». E l’allenatore della Samp non ha mancato di farlo notare: «Domenica dopo la partita mi ha telefonato e ha detto che poteva farmele arrivare prima», racconta Zenga Jr. Il terzo ringraziamento è più ampio: «A tutto l’ambiente del Cavenago Fanfulla. La scorsa settimana tutti mi hanno incoraggiato a ripetizione, capendo il mio dispiacere perché il gol non arrivava. Per questo, dopo aver segnato il rigore del vantaggio, ho chiamato i compagni nell’abbraccio di festeggiamento». Pochi minuti più tardi, al raddoppio, Zenga è corso verso l’allenatore Curti, espulso nel primo tempo: «Mi è venuto istintivo condividere la gioia con il mister e dirgli che aveva ragione. Nell’intervallo ci ha ripetuto di stare calmi perché, prima o poi, avremmo segnato. È stato proprio così». Oltre ai due gol, domenica il centravanti ha causato l’espulsione del difensore Mauri al 18’ del primo tempo: «Sono andato a pressare alto, come il mister aveva detto di fare a noi tre attaccanti. È andata bene, a lungo andare la superiorità numerica è stata determinante per la vittoria». Il Cavenago Fanfulla rimane al secondo posto. È abbastanza per le ambizioni di Zenga? «Per carattere non mi accontento mai, quindi voglio ancora di più. Questo vale per me e per la squadra. Ci sono margini di crescita, abbiamo piccoli difetti da correggere per sfruttare le nostre grandi potenzialità. Bisogna continuare a lavorare duro, è l’unico modo che conosco per vivere altre belle domeniche». La preparazione riprende oggi pomeriggio. Paolo Curti rivela che, prima dell’allenamento, formulerà due elogi: «Farò i complimenti alla squadra per aver imparato dalla lezione del turno precedente: a Barzanò non siamo calati nella ripresa, continuando ad attaccare con lucidità. Poi farò i complimenti ai ragazzi entrati dalla panchina: Guerini, Dell’Orto e Donzelli sono scesi in campo con lo spirito giusto».

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