«Vogliamo entusiasmare la “Dossenina”»

Doveva essere il nuovo allenatore del Cavenago, ma il “lodigiano” Felice Rossi passa dalla panchina del “Foletti” a quella della “Dossenina”, per la insolita vicenda che ha coinvolto la stessa società gialloblu con quella fanfullina, determinando un binomio tutto nuovo in vista della prossima stagione. La pratica è avviata e il “placet” federale dovrebbe arrivare senza problemi, dunque Rossi dovrà essere profeta in patria, lui che i colori bianconeri li ha solo sfiorati ma che è da tempo uno dei protagonisti delle nostre domeniche pallonare: «Sono stato in prova per un mese a 20 anni quando il Fanfulla era in Serie D con Chierico allenatore e c'erano i vari Giorgi e Gandini, ma non se ne fece nulla e dunque alla “Dossenina” entrerò solo ora da padrone di casa. È una bella soddisfazione per me che sono di Lodi e che ho cominciato da poco a fare l'allenatore, anche un motivo di orgoglio visto oltretutto che per me il calcio è soprattutto passione». Non è certo esaltante però il fatto che una società gloriosa come quella fanfullina sia tanto in difficoltà da dover aggrapparsi al Cavenago se vuole in qualche modo sopravvivere a certi livelli e non dover chiudere le porte del suo stadio: «Certo da lodigiano mi dispiace per questa situazione - commenta Rossi - anche considerando la difficile situazione che coinvolge un po' tutti. Penso però che questa sia una buona soluzione per Lodi e il Fanfulla, sperando così che si possa tornare al più presto a momenti più felici». Sarà dura invece per Cavenago, che si vede privato della squadra che potrebbe giocare in Eccellenza, dopo i tanti sforzi degli ultimi anni: «Non conosco l'operazione nel dettaglio, anche se non si tratta di una fusione e Cavenago sarà comunque coinvolto con il settore giovanile e gli allenamenti della prima squadra. Del resto - aggiunge ancora Rossi - il tutto è stato portato avanti dal presidente Barbati con l'appoggio della società e dunque sarà stato ben valutato».

Sta di fatto che ora non mancano le responsabilità, con il nuovo CavenagoFanfulla alla prova su una piazza pur sempre molto esigente e con obiettivi di un livello superiore: «Sicuramente vogliamo far bene e non nascondo che una certa pressione ci sarà. Però per prima cosa vogliamo far tornare l'entusiasmo intorno alla “Dossenina” con gli sportivi che devono ritrovare il piacere di tornare su quelle tribune. Certo, se saremo in Eccellenza dovremo puntare quanto meno alla media classifica, se rimarremo in Promozione dovremo invece cercare di vincere». E la nuova squadra? Ora cambiano probabilmente le possibilità a disposizione dello staff tecnico: «Avremo sicuramente più opzioni per quanto riguarda i giovani - spiega Rossi - considerati quelli che già c'erano e quelli provenienti dalla Juniores fanfullina, che oltretutto ha vinto il suo girone. Sempre che vogliano sposare la nostra causa naturalmente. Per questo intendo organizzare nei prossimi giorni un paio di allenamenti per valutare gli eventuali inserimenti. Per il resto ci sono i giocatori del Cavenago, che conosciamo, e che saranno la base da cui partire».

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