Tour de France, volata di Merlier nella tappa delle cadute

La maglia gialla Van Der Poel lavora con la squadra per il successo del compagno, finisce a terra anche Roglic che perde 56” da Pogacar,

Merlier trionfa in volata grazie a un’altra perla dell’Alpecin, dove anche la maglia gialla Van Der Poel lavora per lanciare la volata finale. Purtroppo oggi dobbiamo parlare di cadute, tante troppe, che provocano un terremoto nella generale: Carapaz recupera secondi a tutti, anche sul compagno Thomas, Roglic cade e al traguardo si trova con un ritardo di 56” sul rivale Pogacar, mentre Van Der Poel tiene il primato e il distacco da Alaphilippe.
Il Tour nella terza tappa sorride ai velocisti, 183 km quasi completamente piatti perfetti per le ruote veloci. La giornata parte subito con una brutta caduta di Thomas, inizialmente non sembra dare buone sensazioni ma risale in sella e con l’aiuto di due compagni risale il gruppo. La gara fino ai meno 50 procede tranquilla: i 4 fuggitivi, orfani di Schelling che una volta preso il punto per gli scalatori si stacca, sono sotto controllo.
Le grandi manovre partono a circa 25 km dal traguardo di Pontivy, i velocisti cercano i loro compagni, il gruppo si colora a macchie. Recuperati tutti gli attaccanti i treni alzano ancor di più la velocità. Le stradine molto strette, viscide per la pioggia, aumentano la tensione. Quando mancano solo 10 km Roglic, probabilmente per una distrazione, tocca Colbrelli e cade, tutta la Jumbo Visma si ferma per aiutare il capitano. Poco dopo, una curva a sinistra provoca una brutta caduta, Haig rimane a terra, rallentando tra gli altri anche Pogacar. La caduta che ci lascia senza fiato arriva negli ultimi 1000 metri, Ewan cerca di scartare Merlier, le ruote si toccano provocando la caduta dello stesso Ewan che travolge Sagan. In tutto questo caos la squadra della maglia gialla compie una grande azione corale lanciando Merlier che, dopo aver vinto anche al Giro d’Italia, si regala una grande gioia.
Alla fine ci tocca criticare l’organizzazione, che ha scelto strade troppo strette per ospitare la prima volata e ricordiamo a tutti che la sicurezza dei corridori deve venire prima di tutto.

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