Tour de France: lacrime di gioia per Mohoric, di pianto per Roglic

Emozioni opposte per i due sloveni in una tappa emozionante, Van Der Poel conserva la maglia gialla

Mohoric vince una meravigliosa tappa, il campione sloveno parte all’attacco fin dalle prime battute e si regala un emozionante arrivo: negli ultimi mille metri è solo e capisce di avercela fatta, così si lascia andare in un pianto molto emozionante. Spettacolo si attendeva e spettacolo è stato: lo scossone più forte arriva per Roglic, che sull’ultima salita perde le ruote dei migliori arrivando sul traguardo con quasi 4 minuti di ritardo abbandonando il sogno di vestirsi di giallo a Parigi. Van Der Poel arriva stremato ma rimane ancora vestito di giallo, forse per l’ultimo giorno viste le montagne da scalare nel weekend.
Nella settima tappa, che corre nel cuore della Francia, si pedala per quasi 250 km, come una grande classica. Lo spettacolo inizia fin dai primi chilometri: escono 28 uomini dal gruppo, tra gli altri all’attacco ci sono Nibali, Van Aert, Yates e la maglia gialla Van Der Poel. Pogacar deve mettere la sua squadra a tirare il gruppo, gli attaccanti sono tanti e ben organizzati, infatti riescono ad accumulare un margine che sale fino a 6’ e 30”. Quando mancano circa 80 km esplode la corsa, Mohoric e Van Moer allungano dando il via alle danze. Scatti e contro scatti creano vari gruppetti, Nibali rimane con i più pericolosi. Lo sloveno Mohoric con il suo allungo guadagna un minuto sui suoi ex compagni di fuga, dietro provano a risalire per giocarsi la vittoria di tappa ma tutto sembra compromesso. Van Aert e Van Der Poel provano a lanciarsi ma non c’è nulla da fare. Mohoric trionfa e si commuove, bello vederlo vincere dopo il brutto incidente avuto al Giro d’Italia. Nel gruppo Pogacar è rimasto da solo, la Ineos passa davanti e Carapaz prova un allungo che però non fa la differenza. L’unico dei big a soffrire l’accelerazione è Roglic che prima perde posizioni e poi metri fino a naufragare arrivando a 3’ e 50” da Pogacar.

Una tappa pazzesca che da un vero scossone alla generale e che ci ha fatto divertire dal primo all’ultimo chilometro. Concludiamo facendo un grande applauso a Vincenzo Nibali che anche oggi ci ha fatto sognare, ricordandoci che è sempre e comunque il primo italiano nei grandi giri.

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