Sport, arrivano più defibrillatori

«Ma ci vuole un corso per imparare a utilizzarli»

Sono destinate ad aumentare le postazioni dotate di defibrillatore nei centri sportivi lodigiani. Il progetto è opera del Rotary Club Adda Lodigiano, che da un paio di anni si occupa della raccolta fondi per acquistare il prezioso strumento, fondamentale per salvare la vita di chi viene colpito da arresto cardiaco. Attualmente in città esistono undici “cabine”, dislocate nei luoghi di maggiore passaggio, cinque delle quali posizionate in zone dove si pratica sport: due alla Faustina (uno nel cortile della sede della Wasken Boys e uno presso la piscina coperta), uno al “PalaCastellotti”, uno alla Canottieri Adda e uno presso la palestra della Fondazione Danelli in via Vittime della violenza. Prossimamente la copertura verrà assicurata anche all'oratorio di San Bernardo e a quello delle Fanfani, al centro civico Mascherpa di Tavazzano (punto strategico per intervenire anche al centro sportivo e in palestra) e presso la polisportiva San Biagio di Codogno. «I defibrillatori sono già pronti ma prima è necessario che alcuni dirigenti delle strutture frequentino il corso per imparare a utilizzare lo strumento - spiega Giuseppe Nicoletti, reponsabile del progetto “Nel cuore del Lodigiano” promosso dal Rotary con la collaborazione dell'associazione Amici del cuore -. Per ogni postazione è infatti obbligatorio che ci siano almeno 3 o 4 responsabili». Il prossimo corso, coordinato dall’Areu (l’Azienda regionale emergenza urgenza), è in programma il 18 maggio, mentre il giorno successivo, sotto i portici del Broletto, si terrà una dimostrazione pratica aperta a tutti sul funzionamento del defibrillatore. «La prima cosa da fare in caso di necessità è sempre avvisare il 118: allorché la segnalazione arrivi prima alla centrale, sarà lo stesso 118 a contattare il responsabile di zona per intervenire con il defibrillatore - continua Nicoletti -. Lo strumento è dotato di un sistema che guida chi lo utilizza nelle operazioni di soccorso: si azione solo in caso di bisogno e dosa la scarica in base alle necessità. È importante intervenire tempestivamente, entro 8 minuti da quando si è verificato il malore». Gli ultimi tristi fatti di cronaca, su tutti la morte improvvisa di Piermario Morosini, stanno spingendo diverse società sportive, anche nel territorio, a dotarsi di defibrillatore. Per molti club dilettantistici però il costo è proibitivo (1.520 euro) e per questo il Rotary Club Adda Lodigiano è alla continua ricerca di fondi per aumentare il numero delle postazioni. Anche le piscine di Casale e Codogno ne sono sprovviste: «Sarebbe buona cosa averlo - ammette Sergio Ligabue della Sky Line, la società che le gestisce -, ci stiamo pensando seriamente». Chiunque volesse informazioni o aderire al progetto attraverso donazioni può contattare Nicoletti all'indirizzo mail [email protected]. «Noi siamo stati tra i primi ad acquistarlo, nel 2010 - spiega Gigi Bisleri, patron della Wasken Boys -. Finora, fortunatamente, non c'è mai stato bisogno di utilizzarlo. La nostra postazione serve gran parte della Faustina, i campi da calcio attorno alla nostra sede, il centro tennis, la palestra. Cinque persone hanno frequentato il corso: il sottoscritto, il gestore del bar, il responsabile del settore calcio, quello della palestra e un dirigente dell'Edelweiss. È uno strumento molto importante, anche se penso che innanzitutto siano fondamentali accurati esami medici prima di iniziare la pratica sportiva, soprattutto per quanto riguarda i bambini».

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