Scatta la stagione del green pass per gli sport in palestra

Un nuovo onere per le società, pronte a far rispettare le nuove norme, e le famiglie

Vaccinazione con doppia dose, certificazione di effettuazione della prima dose da almeno 15 giorni o di avvenuta guarigione dal Covid, oppure di tampone negativo con validità 48 ore. Sono le condizioni per ottenere il green pass, che nella prossima stagione sportiva (settembre è ormai alle porte) servirà a tutti quanti fanno uno sport di squadra al chiuso, in palestra o nei palazzetti. Il Csi nazionale ha già emanato un protocollo in tal senso sulla base del decreto legge in vigore. Un impegno in più per le società, che avranno ovviamente da fronteggiare più di una problematica. La prima riguarda ovviamente il confronto con famiglie che scelgono di non vaccinarsi e non vaccinare i propri figli. Le società di pallavolo (la disciplina indoor più diffusa nel nostro territorio) sono ovviamente pronte a far rispettare le nuove norme («senza green pass non si gioca»), ma aspettano chiarimenti sui tamponi («basteranno quelli rapidi o verranno chiesti i molecolari?») e sottolineano anche come «oggi per i ragazzi arrivare a ottenere la prenotazione di una prima dose in tempo utile per l’inizio della preparazione non è facile anche per chi il vaccino lo vuole fare».

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