RUBRICA “Quattro chiacchiere con il Cittadino” alla puntata numero 200 con un’intervista di due pagine a Giovanni Stroppa

Da giocatore, partito da Mulazzano, è arrivato al Milan con cui ha vinto, segnando, anche la Coppa Intercontinentale; da allenatore ha portato il Monza in Serie A e aspetta una nuova avventura. Ma parla anche di tanto altro ancora

«Arriviamo a essere quelli che siamo grazie alle nostre esperienze e alle persone incontrate. Berlusconi e Galliani sono di un’altra categoria, Sacchi e Zeman sono due allenatori che mi hanno dato tanto. E Paolo Maldini aveva una qualità devastante». Sono solo alcuni stralci della lunga intervista a Giovanni Stroppa che il “Cittadino” pubblicherà sull’edizione di domani, venerdì 3 febbraio. Il personaggio non ha certo bisogno di presentazioni: partito bambino da Mulazzano, è stato un fantastico calciatore nel Milan che dominava il mondo (indimenticabile il suo gol nella finale della Coppa Intercontinentale a Tokyo) e poi un allenatore altrettanto vincente (c’è la sua firma sulla prima, storica promozione in Serie A del Monza e ora si sta aggiornando per ripartire alla grande dopo l’esonero di cinque mesi fa: «Vivo di entusiasmi e di passione. Pagherei per fare questo mestiere per altri venti anni. L’ho sempre pensato e detto. Da quando ho messo i piedi in campo non più da calciatore ma da allenatore ho provato il rammarico di non aver smesso prima di giocare»). L’occasione è la puntata numero 200 della rubrica “Quattro chiacchiere con il Cittadino”, che ormai da cinque anni è un appuntamento fisso per tanti appassionati del nostro territorio e non solo.

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