
Giuseppe Roveda si è dimesso, non è più il presidente del Sant'Angelo. Ieri mattina si è riunito presso la sede societaria al “Chiesa” il consiglio direttivo più importante e delicato degli ultimi quattro anni di storia barasina, vale a dire da quando Roveda era subentrato a Davide Montini, l'immobiliarista pavese al vertice della società dall'estate 2007 fino al dicembre 2008: «Ho preso questa decisione - spiega lo stesso Roveda - in quanto nuovi impegni lavorativi, che mi porteranno spesso lontano da Sant'Angelo e anche dall'Italia, non mi consentiranno più di seguire anima e corpo la squadra, come invece ho fatto da quando sono presidente di questa grande società. Per me, che sono da sempre tifoso di questi colori, è stato un sogno e un privilegio riportare il Sant'Angelo ai fasti che gli spettavano». In verità Roveda rimarrà proprietario del club, mentre la gestione sportiva viene demandata a partire da oggi stesso a una compagine dirigenziale che vede allineati Cristiano Devecchi, Fabio Belloni e Roberto Sacchi: «Stiamo approntando un team di lavoro con la priorità di centrare due obiettivi da qui alla fine della stagione: il primo è conquistare una difficile salvezza sul campo e il secondo trovare un sostituto che possa subentrare degnamente a Giuseppe Roveda», rivela lo stesso Devecchi, ex direttore generale del club in quanto da ieri la vecchia struttura societaria è sostanzialmente azzerata.La società è infatti in vendita, spiega Roveda: «Come ho già detto in due circostanze da qualche mese a questa parte (sul finire dello scorso campionato e a fine luglio, ndr) le porte del Sant'Angelo erano aperte a chiunque volesse seriamente entrare e dare una mano. Purtroppo non si è fatto vivo nessuno e chissà che adesso, andandomene, qualcuno si faccia finalmente vivo». In effetti da giugno a oggi è stato tutto un susseguirsi di voci su possibili “cordate” pronte ad affiancare Roveda nella gestione societaria: prima fu la volta di un imprenditore edile cremasco, poi quella di un gruppo di Arona, ora addirittura di qualcuno interessato ai colori rossoneri nientemeno che dalla Germania, anche se quest'ultima ipotesi è già stata smentita in via ufficiosa dalla società. “Se ci siete battete un colpo”, sembra dunque dire nel momento del suo commiato Roveda, che comunque non smetterà di seguire la sua squadra del cuore: «Allo stadio, nel limite dei miei nuovi impegni, ci sarò ancora, tornando a incitare i nostri colori insieme ai ragazzi della curva».Si chiude così un quadriennio carico di molte vittorie (un campionato di Promozione e uno di Eccellenza) ma anche di notevoli difficoltà economiche a partire dal gennaio di quest'anno. Una situazione che in estate aveva costretto la società a rivedere al grande ribasso il budget per la nuova stagione e che ora invece pone la dirigenza di fronte a un novembre decisivo: «In questi trenta giorni si deciderà in buona sostanza il futuro del Sant'Angelo - dichiara Devecchi - e il nostro compito sarà trovare persone pronte a darci una mano nell'immediato o a rilevare la società. Non fra due o tre mesi però, subito, in quanto la situazione guardando al 2013 è delicata».
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