«Resto al Fanfulla per Gandini e i tifosi»

Curti ammette che l’allenatore ha pesato sulla sua decisione

«Ho rinunciato ad alcune offerte per rimanere al Fanfulla». Scelta con il cuore e con la testa per Paolo Curti, che anche nella prossima stagione continuerà a indossare la maglia bianconera. E non era una notizia scontata. Un po’ perché nello scorso campionato di Eccellenza ha dimostrato di saperci sempre fare sotto porta (11 le reti che ha messo a segno). Un po’ per l'età (il prossimo anno arriverà ai 40). E magari anche per il possibile contraccolpo dopo il mancato passaggio al ruolo di allenatore. E non è un mistero che più di un club gli abbia fatto la corte in quest'ultimo mese. Invece Curti ha dato ancora fiducia al Fanfulla. Perché? «Ci sono vari motivi - spiega - alla base della mia scelta. Incide il fatto che stiamo parlando della squadra della città in cui abito, in cui ho debutto in prima squadra nella purtroppo per me lontana stagione 1988/1989. In quella squadra c’era in campo Gandini, al quale sono rimasto legato». Il tecnico di Vizzolo è già stato trainer di Curti a Sant'Angelo e ora i due si ritrovano a Lodi: «È chiaro che sulla mia decisione - riprende il centravanti classe 1972 - ha contato la possibilità di ritrovare il “Gando”. So che con lui ci si allena seriamente e questo vuol dire molto. Non ci sono problemi invece per il fatto che sarei potuto diventare io il tecnico del Fanfulla». Anche il legame con la gente di Lodi ha convinto Curti a proseguire l'esperienza in bianconero: «È vero che non c’è molto pubblico che ci segue, ma quei pochi mi hanno sempre dimostrato un affetto tale da non lasciarmi indifferente. Anche in questi giorni, in giro per la strada, sono stato fermato da tifosi che mi hanno chiesto di rimanere per aiutare la società a riscattare la retrocessione. È stato uno spunto di riflessione importante: hanno ragione, dobbiamo ripartire bene. È presto per fare una previsione sulle nostre possibilità di classifica, anche perché l'organico deve essere ancora completato. Ma l’arrivo di rinforzi esperti come Gabrielli, Rubino e Ticli fornisce garanzie di qualità». Arrivato a quota 325 gol in carriera, quale obiettivo personale si prefigge Curti in vista della prossima stagione? «Ripeto quello che dissi la scorsa stagione quando firmai per il Fanfulla: arrivare ancora in doppia cifra. Nell’ultimo campionato ci sono riuscito segnando solo su azione e non sostenendo la preparazione con la squadra. Ora parto subito nel gruppo, quindi avrò un vantaggio che intendo sfruttare. L’esperienza mi insegna che fare gol è difficile in qualsiasi categoria. L’importante è trovare subito l’amalgama con i compagni, poi in un modo o nell’altro sono convinto che riuscirò ancora a buttarla dentro». A fare coppia in avanti potrebbe ritrovare Fausto Carabelli, classe 1990. A lui Curti dedica un pensiero finale: «È un giocatore interessante. Se conserverà l’entusiasmo potrà disputare un campionato importante».

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